Gli irlandesi affidano i punti preziosi per il sorpasso finale sui Warriors al solito piede di Ronan O'Gara, che si presenta alla piazzola al 76' con il risultato sul 20-19 per gli ospiti. L'indisciplina è una brutta gatta da pelare: un minuto prima l'estremo argentino degli scozzesi, Bernardo Stortoni, si fa ammonire per un deliberato in avanti nel tentativo di impedire alle furie rosse di andare a marcare una meta. Sono bastati i tre punti finali di O'Gara. Il primo tempo si chiude sul 10-3 dei Warriors, grazie alla meta firmata al 37' dal mediano di mischia Colin Gregor, frutto della supremazia guerresca in mischia e nell'area del breakdown, che consente al Glasgow di gestire situazioni e possesso palla. Nell'occasione, Max Evans resiste all'urto dei placcaggi sui 22 irlandesi, riesce ad evitare anche l'intervento di Paul Warwick e serve il compagno di squadra che a quel punto ha la strada sgombra. Tre penalty ad inizio ripresa consento a O'Gara si portare avanti i suoi per il +2 e Munster ritrova energie nel confronto tra gli avanti. La meta dell'allungo arriva solo al 62' con il flanker David Wallace, anche perché nei primi dieci minuti del secondo tempo Munster deve fare a meno di Keith Earls, ammonito pure lui. Ma che sia un match difficile da portare a casa lo fa presente al 65' l'ala DTH van der Merwe, uno degli uomini sui quali possono fare affidamento gli scozzesi nei momenti difficili. Glasgow vende cara la pelle, sente l'odore della prima vittoria in trasferta della stagione, l'apertura Ruaridh Jackson va di drop e segna per il 20-19 a dieci dalla fine. Poi, come detto, ci pensa ancora O'Gara con la complicità di Stortoni.
Sanno gestire le complicazione anche gli Scarlets. Al Murrayfield chiudono la porta al ritorno di Edimburgo che accende gli ultimi cinque minuti di gara: è la prima volta che si impongono nella città che si affaccia sul Firth of Forth. Llanelli parte bene, andando vicina alla marcatura pesante, ma di fatto i primi 40 minuti si chiudono sul 6-6 con il confronto al piede tra Chris Paterson (23' e 40') e Rhys Priestland (12', 20'). Poi l'estremo che ormai ben conosciamo, Morgan Stoddart, al 42' va in meta, dopo essersene mangiata una nel finale della prima frazione. Al 62' è il centro Jonathan Davies ad allungare sul 21-9 (ci sono anche i due punti di Priestland). Llanelli si affida ai cambi per far respirare alcune delle sue pedine importanti, Edimburgo preme sull'acceleratore e arriva la firma di Paterson che riapre le danze. Ma a quel punto, gli Scarlatti chiudono tutte le porte e non passa una mosca.
Detto delle prime due della classe, venerdì al Royal Dublin Society si è consumata la vendetta del Leinster sugli Ospreys che lo scorso maggio, in questo stadio, si aggiudicarono la Celtic. Stavolta finisce 15-10 per i padroni di casa. Teniamo a mente che i gallesi lasciano sul campo almeno quindici punti per gli errori al calcio dell'apertura Dan Biggar: quattro di questi arrivano nella ripresa, quando il momento si fa decisivo. Biggar converte l'unica meta di una partita magari non memorabile, ma che comunque lascia il segno - su quelli di Swansea che si vedono superati in classifica anche dai Cardiff Blues al quarto posto. La marcatura in questione giunge dopo il primo quarto d'ora, con un calcio di liberazione sotto pressione del mediano di mischia casalingo Eoin Reddan che viene intercettato dalla seconda linea avversaria Ian Evans e raccolto e depositato in area di meta dalla terza linea Justin Tipuric: si va negli spogliatoi sul 10-9 per i gallesi. Ma nella ripresa, Biggar fa cilecca, Jonathan Sexton invece no e dopo i tre calci della prima parte, ne mette altri due al 49' e al 58', rendendo omaggio ai suoi avanti che vanno "avanti" a cercarsi i falli per ribaltare la situazione.
Nel giorno della Befana si è giocato lo scontro della seconda parte della classifica tra Dragons e Connacht. Vince Newport sul filo di lana per 17-16, grazie al calcio di Jason Tovey arrivato al 62'. La maggior parte delle emozioni si concentra nel primo tempo, con tre mete. Dopo soli 3 minuti è l'ala di casa Aled Brew a smuovere il tabellino, chiudendo un'azione cominciata proprio dall'iniziativa di Tovey (il giovane cresce). Troy Nathan firma la rimonta e il sorpasso (7-10) alla mezz'ora, lanciato in meta dal passaggio del centro Eoin Griffin. Ma al 35' il centro gallese Tom Riley riapre nuovamente i giochi, dopo una combinazione tra l'estremo Will Harries e Brew. Primo tempo che si chiude sul 14-13 per i dragoni, poi non bastano i tre punti dell'estremo Ian Keatley al Connacht, che all'andata a settembre si era imposto per 40-17. I tempi cambiano per tutti.
In classifica, Munster guida con 49 punti, seguono gli Scarlets con 40, terzo posto al Leinster con 39 e quarto ai Cardiff Blues con 37. Gli Ospreys sono quinti con 35 punti, mentre l'Ulster vincendo sul Treviso conserva il sesto posto e si fa sotto, a quota 33. Edimburgo è settima con 28 punti, quattro in più di Treviso che con i suoi 24 si mantiene all'ottavo. I Dragons ora sono noni, con 22, mentre i Warriors scendono al decimo con 21 punti. Chiudono Connacht con 17 punti e gli Aironi con 4.