Dopo 65 anni, Cenerentola torna sul grande schermo in una versione live action curata nei minimi particolari, che ha una pesante eredità sulle spalle. Eppure il regista Branagh trova la giusta chiave di lettura, che permette al prodotto di coinvolgere la più larga fetta di pubblico possibile.
Ella è una bambina che cresce felicemente con mamma e papà. Tuttavia la sua serenità viene turbata dalla prematura morte della madre e dal secondo matrimonio del padre con Lady Tremaine. Dopo la perdita del padre, Ella viene vessata e ridotta in schiavitù dalla matrigna e dalle due sorellastre, ma un giorno, cavalcando nella foresta, incontra Kit, un ragazzo cortese che lavora a palazzo al servizio del re.
E’ complicato recensire Cenerentola soprattutto per due motivi: il primo è dato dal fatto che è impossibile non confrontare questa versione live action con l’originale versione animata. Dopotutto la vicenda è identica e la casa di produzione è la stessa (la Disney). Il secondo motivo è che Cenerentola è una favola che deve rispettare dei canoni prestabiliti e riconoscibili, senza discostarsene eccessivamente. Ed è da questi presupposti che nasce la pellicola diretta da Branagh e non si può non respirare, in modo autentico, la magica aria che si porta appresso.
Il rischio principale di affidare un classico a un regista che non ha fatto mistero della sua passione shakespeariana, era quello di veder nascere un ibrido poco convincente, che avrebbe esageratamente abusato degli echi del celebrato bardo. Diversamente il regista britannico predilige un’aderenza al classicismo, relegando gli echi shakespeariani al contesto che ruota intorno ai due protagonisti. Difatti la compiuta e dettagliata scenografia di Dante Ferretti (un mostro nel suo campo professionale) ricorda i fasti senza tempo di Molto rumore per nulla, pellicola diretta dallo stesso Branagh.
Detto ciò il resto del prodotto Disney si appoggia al suo predecessore, amato da numerose generazioni; grazie alla volontà di non discostarsene, Cenerentola diventa un film dalla magia imperante, nel quale gentilezza e coraggio sono i sentimenti-motore che forniscono benzina alla pellicola e la portano in modo autentico fino alla conclusione.
Contraddistinto da un cast pienamente in parte, nel quale Cate Blanchett (matrigna dal cuore di pietra) è la mattatrice, Cenerentola coinvolge e convince. Un’operazione revival che ha convinto la Disney a riproporre in chiave live la maggior parte dei suoi classici più celebri. Infatti pare che, nei prossimi anni, seguiranno i passi della “principessa” in cerca di riscatto, La bella e la bestia e Dumbo, due favole che affrontano nel modo più comprensibile possibile l’accettazione del diverso.
Uscita al cinema: 12 marzo 2015
Voto: ***1/2