Cenerentola non abita più qui

Creato il 25 febbraio 2013 da Tabulerase

Disoccupati, precari, interinali, salassati, tra accise e prelievi è naufragato il sogno italiano di casa, famiglia e vacanze, seppellito sotto la scure del mitologico spread, asservito al potere della banche e delle multinazionali. Il sogno degli italiani di partire dal basso per scalare le caste sociali ed arrivare al traguardo socialmente accettabile della casa di proprietà, con la vacanza in agosto, un lavoro sicuro, il miraggio di passare da Cenerentola del proletariato a Principessa della classe media è tristemente affondato nei 19 anni di governo del caimano, che ha ben proseguito nei disastri creati dalla balena bianca e in cui si vedono poche prospettive anche se davvero si smacchiasse il giaguaro. Un insieme zoologico che sembra più uscito dalla fantasia di Rudyard Kipling che dalla realtà politica italiana, dove non si intravede ancora un giovane Kim che si erga a novello re della giungla nostrana portando pace e benessere.

Cenerentola era l’italiano medio, scuola, magari un sereno percorso universitario, poi un lavoro sicuro che di norma durava tutta la vita, il mutuo per la prima casa, la famiglia e la messa alla domenica mattina, le intoccabili vacanze in agosto, magari la settimana bianca se ci si riusciva. Cosa è rimasto dei nostri sogni e dei nostri ideali? L’olezzo del berlusconismo ha spazzato via tutto fra conti impazziti e morale deviata, adesso alla porta di Cenerentola  bussano tanti principi azzurri che promettono di “farci vivere 100 anni felici e contenti”, fra corse a doni che non sono più cavalli bianchi o castelli incantanti, ma rimborsi IMU od altrettanti improbabili cali di tasse, ma il loro bacio non risveglia più la Bella addormentata nel bosco, nei panni dell’elettore deluso la Bella addormentata resta a casa senza neanche più cercare di cambiare la situazione accontentandosi di un galleggiare affannoso tra bollette e conti da pagare.

Cenerentola se ne è andata via, invece del castello bianco nella nebbiosa padania preferisce andare oltre confine in cerca di quelle che non sono più avventure o salti al buio, ma quasi certezze di soddisfazioni morali ed economiche ben più pregnanti del desolante panorama italiano terreno di sole leggi ad-personam del satrapo di Arcore. La memoria degli italiani è purtroppo corta, dimentichiamo in fretta il passato, si riesumano busti di Mussolini arrivando addirittura a ricordarne “le cose buone da lui fatte”, lasciamo nell’oblio le nipoti dei presidenti egiziani, i festini, le regalie ed i disastrosi risultati messi assieme dai nostri governanti.

Cenerentola rappresenta metaforicamente il riscatto, l’uscita da una vita od un periodo buio per assurgere a nuovi traguardi, potranno essere queste elezioni il realizzarsi del sogno? Avremo davvero il “giusto” principe azzurro? Per ora possiamo solo affermare il classico “ai posteri l’ardua sentenza?”.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :