Credit: NASA/JPL
Dieci anni fa sapevamo solo della sua esistenza e della sua spessa atmosfera di azoto: Titano, la grande luna di Saturno, era li, una sfocata sfera arancione grande più o meno come Mercurio.
Solo da quando la sonda della NASA Cassini è giunta nel sistema di Saturno nel 2004, Titano è diventato l'incredibile mondo che conosciamo oggi.
Il 6 marzo 2014 la sonda ha sorvolato la luna per la centesima volta, durante il flyby chiamato T-99, una discrepanza numerica dovuta al fatto che, durante le prime fasi della missione, fu inserito un passaggio in più a numerazione già stata assegnata.
La Cassini ha sorvolato Titano, ieri, alle 16:26 UT, da un'altitudine di 1.500 chilometri, ad una velocità di 5,8 chilometri al secondo.
Credit: NASA
Titano ha dimostrato fin da subito incredibili analogie con la Terra primordiale, sia pur a temperature decisamente inferiori (circa -179 gradi Celsius).
Da quando il radar della Cassini ha iniziato a scandagliare la superficie, è stata scoperta la sua incredibile topografia: laghi e mari fatti di metano ed etano liquidi e acqua liquida in profondità, sotto la superficie.
Abbondanti molecole organiche si mescolano alla sua atmosfera, che reagisce all'attività solare.
Una delle conquiste è stata la possibilità di utilizzare il radar per determinare la profondità dei mari:
"E' qualcosa che non pensavamo di poter fare", ha detto Michael Malaska, del gruppo radar della Cassini al Jet Propulsion Laboratory della NASA, Pasadena, in California.
"Il radar può misurare la profondità ricevendo due rimbalzi differenti: uno dalla superficie e uno dal fondo del mare. Questa tecnica è stata utilizzata per determinare la profondità del Ligeia Mare, il secondo mare più grande di Titano, che è di circa 160 metri. Tali misurazioni, insieme ad alcuni esperimenti di laboratorio possono fornirci anche informazioni sulla sua composizione".
La primavera si sta trasformando in estate nell'emisfero nord, per la prima volta da quando la Cassini è arrivata nel sistema di Saturno e questo sarà uno dei momenti più emozionanti per studiare le variazioni stagionali e meteorologiche.
Inoltre, con l'aumentare della luce del Sole, i laghi e i mari del nord possono essere visti più facilmente nelle immagini in infrarosso, che la sonda scatta per penetrare la fitta atmosfera.
Titan cb3 grn bl January 24, 2014 (N00219796-800-801)
Credit: NASA/JPL/Space Science Institute - Processing: 2di7 & titanio44
"Il metano è non solo l'atmosfera ma probabilmente nella crosta", spiega Jonathan Lunine, scienziato della missione Cassini presso la Cornell University, Ithaca, NY. "Questo è un indizio che potrebbero esserci prodotti organici, non solo nell'aria di Titano e sulla superficie, ma anche in profondità, dove esiste l'acqua liquida. Le sostanze organiche sono i mattoni della vita e se sono a contatto con l'acqua allo stato liquido, ci potrebbe essere la possibilità di trovare qualche forma di vita".
Credit: A. Tavani
Durante il flyby T-99 il Radio Science Subsystem instrument (RSS) ha eseguito misure sulla gravità di Titano, per la terza volta nella Solstice Mission.
Lo scopo è quello di saperne di più sulla sua struttura interna confermare la presenza di un oceano sotterraneo globale, misurando le variazioni di breve periodo del campo gravitazionale causate dalle forze di marea esercitate da Saturno; determinare la forma esatta della luna e la presenza di anomalie gravitazionali su larga scala; studiare la reologia di come la forma ghiacciata modifica la crosta attraverso i dati altimetrici.
Il Composite Infrared Spectrometer (CIRS) ha eseguito misurazioni durante il sorvolo, ottenendo maggiori dati su struttura, temperatura e composizione dei strati superiori di foschia.
E' grazie a questo strumento che è stato possibile studiare anche il grande vortice al polo sud della luna apparso a marzo 2012.
Titan N00205382-83-86-88 (infrared and methane) - flyby T-90
Credit: NASA/JPL/Space Science Institute - Processing: 2di7 & titanio44
Lo strumento Imaging Science Subsystem (ISS) della Cassini, invece, ha avuto una vista privilegiata sui laghi e i mari del polo nord della luna e per questo, non ci resta che aspettare le immagini!
Nell'attesa, ammiriamo Titano ripreso il 22 febbraio scorso, in compagnia di un simpatico punto blu in basso a sinistra ma, attenzione, non è la Terra!
In questa composizione con i filtri rosso, verde e blu, α Pyx, la brillante stella nella costellazione della Bussola, sfoggia tutto il suo spleldore.
A nice Blue Dot but it is not Earth! Titan and α Pyx N00220665-66-67 red grn bl1 filters
Credit: NASA/JPL/Space Science Institute - Processing: 2di7 & titanio44