Considerando che il 2014 è stato un anno tutto sommato del cazzo per quanto riguarda le uscite in campo metal, con pochissimi lavori veramente belli e una marea di compitini d’ordinanza, potete capire come il ritorno sulle scene di questi ragazzi mi sia particolarmente garbato. Redeeming Filth è nulla di più di un ottimo disco e qui potrei partire con il solito pippone sul fatto che questa è gente che suona da un quarto di secolo, che si sente la passione, il talento, la cazzimma, il soramànego. Che è old school e che nei suoi 30 minuti riesce a farvi divertire come poche altre cose uscite l’anno scorso. Potrei dirvi tutte queste cose e probabilmente ad alcuni piacerebbe pure leggerle ma, onestamente, non stiamo parlando degli At The Gates; i Centinex non sono pionieri di nulla, erano e sono dei mestieranti. Eppure Redeeming Filth mi è piaciuto molto di più di At War With Reality. Sarò io ad avere pretese troppo alte nei confronti delle band storiche o chissà che altro. Sarò un vecchio rompicoglioni e noioso che si accontenta della solita minestra fatto sta che per me il metal sta tutto qui: nell’immediatezza e nell’istinto puro condensati in mezz’ora di sfascio, e mai mi stancherò di sostenere come questa sia la vera natura della musica che amo.