Centrali a biomasse, polemiche anche a Massa Martana

Creato il 03 febbraio 2012 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Venerdì 27 gennaio si è svolto a Massa Martana presso il Teatro Augusto Ciuffelli un incontro organizzato dal comitato cittadino “Aria pulita per Massa Martana”. I cittadini di Massa Martana sono seriamente preoccupati per la costruzione di una centrale che dovrà essere alimentata dalle biomasse. Titolo dell’incontro “La centrale a biomasse a Massa Martana si può evitare? Benefici o problematiche? Hanno partecipato, il Dott. Giovanni Vantaggi medico per l’ambiente e coordinatore umbro dell’Isde (International Society of Doctors for the Environment). Il professor Giuseppe Altieri agronomo, l’avvocato Fabrizio Gentili esponente del comitato di Spoleto contro le centrali a Biomasse il quale ha esposto le battaglie che si stanno portando avanti nel territorio spoletino. A dirigere la serata Giuseppe Giovannelli tra i fondatori del Comitato Aria pulita per Massa Martana insieme ad Andrea Carocci e Fabio Trenta. “Il medico è tenuto a considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale determinante più importante della salute dei cittadini.[…]” Recita così l’articolo cinque del codice deontologico dei medici, citato da Giovanni Vantaggi. Con questo riferimento, il coordinatore dell’Umbria Isde ha lanciato un monito sui cicli di combustione: “Nel 1786 Antoine Lavoisier pubblica i suoi studi sul principio di conservazione di massa, conosciuto con la formula ‘In natura nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma’. Una regola cui sottostanno anche i cicli di combustione che non si possono mai considerare chiusi”. Verrebbe da dargli ragione. Solo la natura infatti si basa su un sistema chiuso. Un sistema perfetto, che si chiude in un circolo in cui lo scarto di uno diventa l’essenza della vita di un altro. Il professor Altieri pone l’attenzione sulle coltivazioni dedicate denunciando la follia di questa tecnica. “Se utilizziamo i terreni per coltivare pioppi che poi dovranno essere bruciati – afferma – cosa mangeremo? I terreni devono essere utilizzati per coltivare cibo.” Il vice sindaco Luca Latini si impegna a tener presente la volontà dei cittadini e le loro preoccupazioni ed evidenzia il fatto che nell’area in cui si è costruito il polo industriale è stata fatta una bonifica, infatti quell’area versava in una situazione disastrosa data la presenza di amianto. L’ingegnere Giuseppe Federici, tra i progettisti dell’impianto afferma che saranno necessari più di 12 mila tonnellate di legna (se l’impianto sarà da 1mw elettrico ma il doppio per un impianto da 2mw elettrici) di cui 4 mila derivanti da colture dedicate. Nel corso del dibattito è stata ripercorsa la storia del progetto della centrale, storia un po’ contorta. Inizialmente esisteva un progetto per la costruzione di una centrale da 5MW, ma ritirandosi l’Acea che avrebbe dovuto gestire l’impianto, si sta ripiegando su una nuova progettazione di un impianto da 2mw in questo momento però è stata presentata una sola linea da 1mw elettrico e da 2mw termici. Il Comitato preoccupato per gli scenari futuri ha presentato il suo impegno: “Gli aderenti sono preoccupati per la realizzazione di un impianto a biomasse, per la produzione di energia elettrica presso il polo energetico in località Villa San Faustino.

Comitato cittadino “Aria pulita per Massa Martana” e-mail ariapulitamassa@libero.it



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