e nelle lavanderie pubbliche, quando il bucato gira e la tua vita è ferma, vorresti metterti tu dentro quella macchina enorme e lasciarti centrifugare l'anima.
mentre il bucato girava io fissavo l'oblò di quella lavatrice gigante e pensavo che, forse, avrei potuto aggiungerci anche i miei pensieri al lavaggio. dovrebbero inventarla una lavanderia pubblica per le menti usate. mezz'ora per lavare, mezz'ora per asciugare ed i pensieri sarebbero usciti caldi e profumati esattamente come i panni della lavatrice a gettoni. non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di stirarli. già lì, lindi e pinti senza le tossine degli sbagli che non si candeggiano mai abbastanza. perchè io non lo posso lavare il mio passato, perchè i miei pensieri me li devo tenere con la puzza di inevitabile che ha la vita quando non va dove volevi che andasse.
e nelle lavanderie pubbliche, quando il bucato gira e la tua vita è ferma, vorresti metterti tu dentro quella macchina enorme e lasciarti centrifugare l'anima.
e nelle lavanderie pubbliche, quando il bucato gira e la tua vita è ferma, vorresti metterti tu dentro quella macchina enorme e lasciarti centrifugare l'anima.
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