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Centro popolare lombardo, Torchio non ha ancora deciso se guidare la lista di Cremona. Il comunicato e le questioni programmatiche e personali aperte. Il 6 febbraio Ambrosoli a Cremona per incontrare il mondo agricolo

Creato il 19 gennaio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

La le liste di Milano, Brescia e Bergamo, per quel che riguarda il Centro popolare lombardo, hanno già un capolista. Cremona no. Giuseppe Torchio ufficialmente deve sciogliere una riserva. “Non ho deciso” dichiara. C’è chi sostiene che l’ostilità del Pd si fa sentire. Vecchie ruggini? Risalirebbero alle provinciali del 2009, quando Salini vantava l’appoggio del deputato Luciano Pizzetti che non smentì mai, se non dopo anni (“perché bastano due righe di testa per capire che non poteva essere vero”). Ma non è solo questo il punto. C’è un complesso sistema di strategie del centrosinistra nel quale la forza di Torchio, la sua indipendenza e libertà d’azione, hanno inquietato il centrosinistra. Torchio inoltre ha usato toni duri e decisamente premonitori nei confronti di Comunione e Liberazione e della Compagnia delle Opere. Una vittoria morale, la sua come di altri. Eppure per il Pd non rappresenta il rinnovamento. Una questione che resta ancora aperta e che riveste un interesse che al di là della questione personale. La domanda è che identità vuole darsi il centrosinistra cremonese? Che spazio hanno i cattolici democratici (diciamo pure la linea che proviene dalla Dc) all’interno della variegata compagine che sostiene Umberto Ambrosoli? Si parla di un Pizzetti in stato di tensione. Non resta che augurare la miglior soluzione possibile, quella che unisce le forze in campo e non le divide. Segue il comunicato del Centro popolare lombardo.

REGIONALI – PRESENTAZIONE DEL CENTRO POPOLARE LOMBARDO

Società civile, amministratori locali e mondo del lavoro a sostegno di Ambrosoli

MILANO, 18 GEN. – Una lista civica che raccoglie realtà dell’economia, del lavoro, amministratori locali e l’area moderata correrà alle elezioni regionali in Lombardia in appoggio alla candidatura di Umberto Ambrosoli. La lista Centro popolare lombardo ha presentato oggi le linee del proprio impegno ”per non concedere alla Lega Nord di dominare la Lombardia”, e un programma basato su ”attenzione ai temi del lavoro, della famiglia, dei giovani riqualificazione professionale per chi perde l’impiego a 50 anni e sostegno agli affitti”.

Appoggiano il progetto promosso dai consiglieri regionali uscenti Enrico Marcora e Valerio Bettoni (ex Udc), Francesco Patitucci e Franco Spada (ex Idv), repubblicani come Giorgio La Malfa, il centrista Savino Pezzotta, candidato dell’Udc alla presidenza della Regione Lombardia alle scorse elezioni,  l’ex assessore regionale Milena Bertani e Giuseppe Torchio già presidente ed ora capogruppo della Civica in provincia di Cremona.

”Crediamo sbagliato appoggiare Albertini – ha spiegato Marcora -, una scelta figlia di una politica obsoleta e in contrasto con il lavoro fatto all’opposizione negli ultimi anni”. Critiche anche da Bettoni secondo cui ”Albertini e’ un candidato del passato proposto da Formigoni”. ”Il nostro obiettivo e’ costruire un’area moderata e riformista che proponga una discontinuita’ rispetto ai 18 anni segnati da Formigoni e dalla Lega – ha sottolineato -, il disegno di Maroni e le sue politiche antieuropee sono in netto contrasto con le nostre, e se dovesse vincere sara’ un grosso problema per tutti i lombardi”.

Marcora guidera’ la lista di Milano, Bettoni quella di Bergamo,  Patitucci Brescia, mentre  Torchio sta valutando se guidare la lista di Cremona  ”Siamo una coalizione forte – sostiene Ambrosoli -, in grado di dare una risposta ai bisogni dei lombardi e delle imprese perche’ tornino un traino dell’economia nazionale”.

“In particolare – secondo Torchio – per motivi nodali del sud Milano avrà un peso importante la questione infrastrutturale, rimasta al palo nonostante il volano di Expo tutto sbilanciato alle aree della Fiera e di Malpensa”.

“Rimettere in moto la macchina agricola regionale – conclude Torchio – è l’altra priorità per il rilancio delle attività economiche e per evitare il blocco della riforma della PAC con lo slittamento delle iniziative di sviluppo rurale, il ritardo dei bandi per i fondi europei e il blocco degli investimenti nel settore agroalimentare con il rischio di perdere le risorse stanziate da Bruxelles. Sempre in tema di politiche agricole occorre riportare trasparenza nel sistema delle quote latte e aggredire la questione dei nitrati di estrema attualità dopo le disposizioni introdotte con la legge di stabilità per mantenere il primato della nostra regione su scala nazionale.”

Il candidato della coalizione di centrosinistra Umberto Ambrosoli ha ampiamente condiviso questi punti e ha preannunciato la sua presenza sul territorio di Cremona il 6 febbraio per un incontro col mondo agricolo e il 16 febbraio.

 


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