• Emozioni iniziali (prima di prendere il fiore): Il sentirsi sciocco, incerto del proprio istinto, una forte esitazione che sfocia nell’insicurezza decisionale.
• Emozioni evolutive (dopo aver assunto il fiore): Saggezza profonda, serenità nel seguire il proprio destino e intuito. Guardare allo specchio la propria anima. Edward Bach descrive lo stato di Cerato utile: “Per quelli che non hanno abbastanza fiducia in se stessi per poter prendere da soli delle decisioni. Chiedono sempre consiglio agli altri, ma ne sono spesso fuorviati”.
Aiuta coloro i quali non si fidano delle proprie facoltà di discernimento e giudizio, specialmente nei casi in cui sono costretti a dover decidere per qualcosa. Spesso non sono persone non intuitive, ma è come se fossero anestetizzate con il proprio sentire, vi è una mancanza di fiducia (da non confondere con Larch) delle proprie capacità interiori. Questi soggetti non hanno problemi di autostima, bensì dimostrano difficoltà nel prendere decisioni, perciò può accadere loro di chiedere un consiglio e di seguirlo erroneamente, anche in caso di malattie (spesso di origine psicosomatica) come la tachicardia, si tenta di sperimentare svariate forme di trattamento e terapia suggerite da altri, causando lentezza nella guarigione.
Essendo un fiore che porta ad ammirare le persone più sicure di sé, spesso si usa nell’età della pubertà, quando vi è un ritardo fisico e mentale, è perciò associato a disturbi della capacità motoria. Cerato è utile per coloro che vivono con un dubbio costante, mancano di fiducia nelle loro capacità decisionali, tendono a imitare gli altri, sperimentando sempre altre cose e/o situazioni. Sono soggetti affamati di risposte altrui, che difficilmente si ascoltano o mettono in atto un movimento verso se stessi.