Cercalavoro

Creato il 06 giugno 2014 da Propostalavoro @propostalavoro

La crisi è sempre più profonda e la disoccupazione continua a mietere vittime: ad aprile, il tasso dei disoccupati ha raggiunto il 12,6% del totale. Un numero preoccupante, ma che impallidisce di fronte al tasso di disoccupazione giovanile: 43,3%.

Insomma, c'è un sacco di gente, giovane e non, in cerca di occupazione, mentre i posti di lavoro non fanno che diminuire. La troppa concorrenza ed i continui cambiamenti a livello legislativo, con una riforma idiota dopo l'altra, hanno trasformato il mondo del lavoro in una giungla, dove solo chi riesce ad adattarsi può sopravvivere.

Un sistema paradossale, che costringe, spesso, gli aspiranti lavoratori ad improvvisarsi dei tuttologi, a furia di cambiare lavoro (va bene rinnovarsi, ma così si esagera), tanto che, per tempo ed energie spese, cercare lavoro sembra essere diventato un lavoro vero e proprio. Ma senza stipendio.

E, data la crisi, occorre aguzzare l'ingegno ed utilizzare tutti i metodi possibili, per arrivare al tanto sospirato contratto – precario ok, ma meglio di niente -, rispolverando vecchi sistemi di cercalavoro e sperimentandone di nuovi:

1 – Passaparola. Paradossalmente, quello che appare come il sistema più arcaico è, ancora, uno dei più funzionanti, sia a livello locale che nazionale. Non dimentichiamo, infatti, che la stragrande maggioranza dell'economia italiana è basata sulle PMI, piccole imprese, spesso a conduzione familiare, più portate a selezionare candidati tramite le relazioni personali, piuttosto che attraverso professionisti (costosi), come le agenzie di lavoro.

Per di più, il web ha dato una mano straordinaria a questo sistema, permettendo di collegare migliaia di persone, anche lontanissime tra loro, grazie ai social network: non si contano, infatti, i gurppi a tema, nati su Linkedin, Facebook e altri, dove gli utenti si scambiano informazioni, consigli e segnalazioni.

2 – Agenzie per il lavoro. è il sistema più utilizzato, soprattutto, dalle aziende medio-grandi, perchè permette – al prezzo concordato – di accedere ad una vastissima platea di candidati, sempre nuovi.

Allo stesso modo, è tra i sistemi più utilizzati da chi cerca lavoro: alzi la mano chi, almeno una volta, si è presentato in un'agenzia, con il suo curriculum in mano. E' un canale di ricerca gratuito e che permette di avere accesso ad un'ampia gamma di offerte di lavoro, specie nelle città medio-grandi.

3 – Siti specializzati. Naturalmente, in epoca digitale, non possiamo non ricordare l'utilizzo dei siti di cercalavoro: come Monster e Infojobs, solo per ricordare i più famosi (basta fare una rapida ricerca su Google, per trovarne decine), che, previa iscrizione, permettono di accedere gratuitamente ad una vasta gamma di offerte di lavoro, proposte sia dalle agenzie per il lavoro che, direttamente, dalle aziende.

Bisogna ricordare, inoltre, che le stesse agenzie hanno i loro siti, dove caricare il proprio curriculum, tanto che è la rete il primo luogo dove i selezionatori vanno a cercare candidati. Stessa cosa fanno le aziende, sempre più di rado, però: perchè mettere annunci, spulciare curriculum e fare centinaia di colloqui, quando ci sono le agenzie specializzate, che fanno tutto il lavoro?

Per di più, le agenzie possono mettere direttamente sotto contratto il candidato vincente, risparmiando alle aziende le noie burocratiche su contributi, stipendio, eccetera e tenendo sulla corda il lavoratore, sempre pronto a dare il 200%, nella speranza di arrivare all'agognato tempo indeterminato.

Il bello – o brutto, a seconda dei punti di vista – dei contratti precari.

4 – Job Meeting. E' un sistema creato, per lo più, per neolaureati e/o neodiplomati, tant'è vero che, ad ogni evento, il patrocinio è affidato a quest'ateneo o a quell'istituto scolastico. I job meeting sono delle vere e proprie fiere del lavoro, dove ogni azienda, agenzia del lavoro ed istituzione pubblica hanno il proprio stand, con selezionatori assediati da frotte di candidati.

Si tratta, insomma, di eventi dove la domanda e l'offerta di lavoro si incontrano fisicamente, con uno scambio di informazioni, utili per entrambe le parti: i selezionatori hanno materiale fresco da cui attingere; i candidati possono arrivare direttamente ad avere un colloquio (spesso il primo), se sanno giocarsi bene le loro carte.

I job meeting sono, solitamente, eventi che si svolgono periodicamente: tenete d'occhio, quindi, le info della vostra città o della vostra scuola/università.

5 – Job Speed Dating. Sembra sia l'ultima moda del cercalavoro (non so se ridere o piangere): come nei classici speed dating all'americana, selezionatore e candidato si incontrano per pochi minuti, durante i quali, il primo cerca di capire che tipo di aspirante lavoratore sia chi gli sta davanti; il secondo cerca di convincere l'altro a sottoporgli un contratto.

Come si possa fare un buon colloquio di lavoro nel giro di pochi minuti, è un mistero, ma, complice forse l'effetto novità, sembra che il job speed dating stia avendo un buon successo. Resta, comunque, la possibilità di incontrare direttamente un selezionatore e di proporgli la propria figura professionale.

E voi, usate un sistema in particolare, più di uno o tutti?

Danilo


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