Cercammo dell’umano la grandezza
noi!
Disperatamente arrovellati
trovammo differenze e l’arrivismo
trovammo competizione, sangue e guerra
la legge del più forte e l’arroganza
La ricchezza dei pochi
ch’è poverta dei molti
Cercammo amore, la solidarietà
la vicinanza e l’empatia
Cercammo il cerchio e il fuoco condiviso
un posto dove poter cessare
il nostro passo
e riposare 9il corpo stanco e l’anima agitata?
Trovammo solo locande a pagamento
trovammo l’egoismo e lachiusura.
Trovammo diffidenza, autodifesa
trovammo poi l’agguato, armi e rapine
Eserciti…e soldati…
e poliziotti
confini, gabelle…
ed usurai
Cosa salvammo allora?
Le ardite cattedrali
fatte di marmo e sassi?
Innalzate ad un dio ch’è degli eserciti?
Padrone della vendetta
Cosa salvammo noi…
Cosa salvammo?
cosa distinse il nostro cammino.
Forse quei templi aviti
dedicati al silenzio e alla ricerca
forse quella curiosità
che poi divenne sfida.
Forse portammo
in dote, insieme a noi
questa domanda
la voglia di sapere.
Forse, semplicemente, passammo
senza lasciare traccia?
Che non fossero sassi, marmo e cemento
e vetro…e macchine da guerra?
Ed alberi divelti e fiumi sporchi
acque contaminate
ed ardite montagne spaccate e rotte?
Noi che ancora oggi supponiamo e pensiamo
arrogandoci d’essere superiori.
Noi che verremo ricordati…
come la peste
come il male del mondo ch’è passato