Dipende, anche. Qualcuno potrà trovarci delle solide previsioni sul mondo che ci aspetta. A me ha preso soprattutto la prima parte in cui Attali prima di accompagnarci nel futuro si lancia in una sorprendente cavalcata attraverso i millenni del nostro passato, la storia dell'umanità in una manciata di pagine, impressionante sguardo di insieme su popoli, scoperte, civiltà, imperi. Inseguendo a dire il vero, e giustamente, più le monarchie che le ricchezze.
Il tutto disseminato da lapidarie lezioni per l'avvenire. Per esempio:
Lezione per l'avvenire: nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito
Lezione per l'avvenire: numerose invenzioni fondamentali sono il prodotto del lavoro di ricercatori, pagati con fondi pubblici per trovare altro
Lezione per l'avvenire: una nuova tecnologia di comunicazione, che sembrava centralizzatrice, si rivela un nemico inesorabile dei poteri in carica
Lezione per l'avvenire: è la penuria che costringe a cercare una nuova ricchezza. La scarsità è una benedizione per gli ambiziosi.
Sottoscrivo e sottoscrivendo mi rituffo nel passato.