Cercando protezione in un libro

Creato il 09 gennaio 2012 da Nalya

La giornata di oggi non è stata facile.

Ho imparato che la delusione altro non è che la mancata realizzazione di una nostra illusione e, se ci rifletto, io non mi sento delusa; mi sento piuttosto confusa, stordita, come chi dice “no, dai, non è possibile, c’è sicuramente un malinteso”.

No, nessun malinteso. Non questa volta.

Non mi va di fare disquisizione sul genere umano, su quanto la gente sia malata o non abbia rispetto per gli altri; non mi va perchè non voglio esser triste e continuare ad avere l’umore sotto le suole delle scarpe.

Quello che è successo non è stato piacevole e la cosa assurda è che finisco col sentirmi io “di troppo” in questa realtà. Resto inerme ad ascoltare, ad aspettare, ma ho bisogno di protezione.

E’ quello che mi è successo questa sera e la soluzione è stata avvolgersi in un caldo libro e arrivare alla fine per leggere un E vissero felici e contenti.

Mi sono immersa per più di 3 ore nella lettura, non ricordo neanche più quante pagine ho letto ma almeno è servito a far svanire qualche pensiero triste.

La sensazione più piacevole, leggendo, non è il sapere che dei personaggi immaginari siano felici [alla faccia tua] quanto la sensazione del finire un libro.

L’emozione del finire un libro è pari all’adrenalina di sceglierne uno nuovo.
Il libro che ho finito è “Giorni di zucchero fragole e neve”. Quello che devo iniziare non sono ancora riuscita a sceglierlo.



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