Cercare l'Ovunque

Creato il 19 dicembre 2012 da Elle_lx
Il mio cammino è appena iniziato: quello che mi porterà a ritrovare Alma dentro di me ed in ogni cosa.È un cammino irto di sofferenze e difficoltà. Non avrei mai voluto iniziarlo, mi dico. Nessuno vorrebbe. Un figlio si vuole nel quotidiano, in carne ed ossa, da toccare con mano. 

Le mani. Come avrei voluto metterci le mani.Poi penso che questo è l'unico modo che ho per essere la sua mamma, e allora sono chiamata ad accoglierlo. Ma quanta fatica! Quante strade e valli e montagne dovrò ancora percorrere? Quante lacrime dovrò ancora assaggiare?


La mia amica Giulia mi ha mandato una foto da Stoccolma, dove vive:
"Volevo regalarti questa foto, in realtà volevo regalarti un cielo di questi al tramonto.In realtà vorrei tanto che venissi a prendertelo mentre camminiamo anche in silenzio in mezzo al bosco."


La mia amica Antonella mi aveva spedito una stampa di questa sua foto, che immortala la rosa Dublin Bay e che lei aveva pubblicato il 17 Settembre, quando avevo commentato che mi era piaciuta molto. (17 Settembre, prima: ero davvero io quella che si emozionava di fronte ad una rosa?)Purtroppo la busta è tornata al mittente per motivi a noi ignoti, ma non importa.
La rosa col suo profumo è arrivata lo stesso.

La mia amica Rita mi manda il suo acquerello in attesa che "torni a splendere il sole" e mi suggerisce  che "la bellezza della peonia non finisce nella notte".Hai ragione, Rita, bisogna solo che gli occhi tornino limpidi per vederla.
Una mia amica che non sentivo da molto tempo ha risposto ad una mia mail che le avevo scritto un paio di settimane fa. Lei perse il suo primo bimbo in gravidanza. Non le avevo mai scritto un po' per timore, un po' perché non era stata lei direttamente a dirmelo e non sapevo come comportarmi. Poi nel frattempo ha avuto un'altra bimba, e non avevo più pensato che potesse essere importante parlare ancora dell'altro. Che cieca sono stata. Quanto mi sbagliavo! Quel bambino esiste e vivrà in lei per sempre, e lei è la sua mamma, ora lo capisco come non mai.

Per fortuna spesso abbiamo il tempo per  distribuire gli abbracci che non abbiamo dato. Allora adesso era il momento. Questo aspettava da troppo tempo: due anni.Lei mi ha fatto sapere:

"Abbiamo esposto ad una mostra fotografica una foto, fatta durante una bellissima passeggiata sulla neve aspettando lui. Il titolo era Goodbye...da quando ce l'hanno restituita è su un mobiletto di casa e non riesco a trovare il coraggio di metterla via. Forse è questo un modo per rimanere la sua mamma. Lasciargli un angolo di te stessa sempre suo. Un angolo a cui darai la luce e il calore che gli avresti dato. Lei è lì in quell'angolino di te ed è sempre la tua bimba."Quando appenderò quelle foto e l'acquerello, sarò ad un buon punto della mia ricerca dell'Ovunque.
Sarà come la foto della passeggiata sulla neve che la mia amica non riesce a mettere via.


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