Ma è da sabato sera che rodolo per casa urlando TERZO POSTO! TERZO POSTO! ancora senza riuscire a capacitarmi di questo fatto. Sto cercando di darmi delle spiegazioni razionali a questo exploit, di capire come è possibile che abbia battuto personaggi televisivi come la Marcuzzi, la Gozzi o personalità del settore come la Ferragni.
Le spiegazioni sono due: o voi che mi avete votata siete stati davvero tantissimi o il pubblico dei Macchianera è un pubblico che ha poco in comune con quello che segue la Pinella, la Barolo e le altre.
Una piccola vittoria, una vittoria da outsider. Un po' come per Bastonate che ha battuto Radio Deejay, forse è arrivato il momento di crederci e il prossimo anno di puntare alla vittoria.
Ad ogni modo GRAZIE, a tutti voi che mi avete votata, da tutti gli account che avete e anche da quelli che non avete. Grazie di cuore!
[Un ringraziamento sentito alle ragazze in sala che hanno manifestato il loro disappunto per la vittoria di Vogue urlando MA TI SEI VISTA a Gianluca Neri. Questo pezzo del video io l'ho visto solo il giorno dopo e mi sono commossa!]
[Rimango dell'idea che sia un peccato che ci sia questa confusione di naming nell'organizzazione dell'evento e magari se qualcuno che passa di qua conosce Gianluca Neri glielo potrebbe dire: il concorso si chiamava Macchianera Blog Awards ma ora è diventato Macchianera Italian Awards per renderlo più istituzionale e togliere quella patina indie-blog con cui è nato per poter far crescere la popolarità dell'evento e degli stessi blog partecipanti, ma la cerimonia finale si chiama ancora Blogfest. Non avrebbe più senso essere coerenti e chiamare tutto nello stesso modo: Macchianera Italian Awards? Renderebbe, tra le altre cose, le cose più semplici a chi come me è rimasto a casa e deve cercare le informazioni in rete e si sa che il Signor Google aiuta meglio se tutte le informazioni sono coerenti tra di loro].
In onore del beneamato secondo posto di Clio MakeUp (lo so, vi chiedete perché Clio è inserita nella categoria “fashion”. Semplicemente perché non esiste una categoria “beauty” e a mio avviso non esiste un sottobosco di blog beauty ancora così strutturati e articolati come il vasto mondo dei “fashion blog”. Al momento ne esiste uno grande (Clio) e tantissimi piccoli, o per lo meno questo è quello che vedo io) ho pensato di aggiornarvi sullo stato del mio beauty case, visto che ci sono state delle new entry. Anzi, la verità è che ho comprato un detergente che è una cazzofigata di cui volevo parlare ma alla fine è l'unica cosa che non ho fotografato perché ce l'ho nella doccia e io alla mattina NON E' CHE POSSO RICORDARMI SEMPRE TUTTO.
Procediamo quindi con le cose che ho scattato:
1_ Sono uscite dal tunnel CHLOE'. E' stata dura, è stato un lungo percorso ma ce l'ho fatta.
Ho finito il profumo poco prima che iniziasse l'estate e visto che per evitare di richiamare l'attenzione delle zanzare cerco di non indossarlo quando fa caldo, ho sfruttato questi mesi per metabolizzare il lutto della perdita. Un profumo che ho amato profondamente e di cui, come per ogni innamoramento, ricordo bene ancora il nostro primo incontro. Credevo di aver trovato il Profumo Che E' Per Sempre, quello di cui i miei nipoti avrebbero ricordato l'essenza (“Te la ricordi la nonna? Aveva sempre quel profumo di Chloé!”), quello che mio marito mi avrebbe regalato fino alla fine dei miei giorni per tutti gli anniversari a venire.
Invece è finita, mi sono stufata di sentirlo un po' dappertutto. E la ricerca del Nuovo Profumo Che Sarà Per Sempre è cominciata, è passata da Sephora, ho annusato attententamente i colli delle persone a me più prossime. Stavo per cedere verso l'altro Chloé e per quanto delizioso (Chloè sa sempre di pulito, di buono) alla fine ho declinato per evitare di sentire su di me il profumo che ho sentito per tanti anni su una mia collega.
Poi giunsi a Parigi, arrivai finalmente al Sephora degli Champs-Élysées e dopo una veloce scorsa al negozio e prima di farmi trascinare via spruzzo su due cartoncini due profumi trovati verso l'uscita. Il primo: Repetto (danza, rosa, scarpette, Parigi → mi sembrano gli elementi ideali per richiamare la mia attenzione), il secondo: Carven Le Parfum
Il mio metodo per scegliere un profumo è il seguente: prima li annuso dal cartoncino e capisco se sono troppo forti/dolci/speziati e poi se passano questa prima eliminatoria metto il cartoncino in un oggetto chiuso in borsa (il portaocchiali da sole o il pacchetto di fazzoletti). In questo modo capisco se dopo qualche giorno mi piacciono ancora o se era solo una cotta passeggera. La finale l'ha vinta Carven e mi sono sbattuta non poco per trovarlo a Milano (scusate c'ho messo 19 righe per dire HO CAMBIATO PROFUMO. Ops, 20).
2_ Max Factor Colour Elixir Giant Pen Stick
Durante un week-end al Paesello (che è Sephora-free) ho comprato questi due matitoni-rossetto Max Factor di cui immagino si sia già discusso diffusamente in rete. Dati oggettivi: effetto lucido e facili da applicare. Opinione soggettiva: solo alcuni colori posso essere usati come delle effettive “tinte per labbra”. Quello violaceo più scuro dura esattamente come un rossetto, invece quella rosso acceso rimane molto più a lungo sulle labbra. Quello che faccio io nel mio art-attack beauty della mattina è mettere quello rosso acceso nel centro delle labbra e quello scuro all'esterno. Lo so, sembro Pat McGrath quando dico così ma l'effetto non è da arlecchino.
3_ Pennello simil kabuki
Fondamentale per molte cose (sopratutto la mitica cipria trasparente di Make Up For Ever), finalmente trovato ad un prezzo ragionevole.
4_ Studio Eyebrow Kit Elf
Acquistare su Elf si è rivelata un'esperienza mistica visti i tempi d'attesa. Senti che vorresti comprarti tutto perché non costa nulla e credi di avere una qualità media maggiore di quella che troveresti da Kiko.
La verità assoluta non la conosco tuttavia escludendo gli elefantiaci tempi d'attesa questo kit per le sopracciglia è un fottuto MAI-PIU'-SENZA. Io che ho le sopracciglia come noodles, dove ne togli una e si forma un CRATERE inimmaginabile, ho un perpetuo bisogno di COSE PER LE SOPRACCIGLIA. Con questo kit (polvere marrone + cera testa di moro per fissarle) credevo di rischiare l'effetto Cara, ma per ora è stato ampiamente scongiurato. Consigliatissimo (è più facile da usare di una matita).
5_ Pro Finish Make Up For Ever
Visto che sono una personcina che non si fa influenzare minimamente dalle promozioni in genere, dal momento in cui mi è arrivato il sample per posta di Sephora a quando l'ho acquistato posso dire che sono passate BEN DUE SETTIMANE.
Oggettivamente: si può mettere con il pennellone kabuki di cui sopra o con la spugnetta nei Brufolo Days. Copertura ottima.
Soggettivamente: potevo finire la Cosa di Chanel prima ma sentivo la mancanza di una certa coprenza ora che non sono più abbronzata.
1_ Mineral Eye Liner Elf
Le ho prese perché me l'ha detto Lisa Eldrige e se me lo dice la Lisa IO CI CREDO.
Il periodo dell'eyeliner in gel è finito, mi sono rotta di comprarne uno ogni 9 mesi perché si asciugano. Così mentre d'estate mi istruivo su come truccarmi per i matrimoni ho trovato questo tutorial e mi sono convinta in meno di 10 minuti che DOVEVO COMPRARE QUELLE MATITE.
Per non farmi mancare nulla ne ho presa una grigia (io che ho gli occhi cerulei andrà bene no?) e una nera.
Come mi hanno insegnato le decine di tutorial che ho visto nella mia vita, serve sempre il giusto pennello per SMUCINARE la matita (smudge, dice Lisa). E in effetti, grazie a Oggi Mordo che me l'aveva regalato, finalmente ho capito a cosa serviva QUEL pennello con le setole corte.
2_ Correttore Make Up For Ever
Sabato come di mio solito sono andata a farmela raccontare da Sephora e il ragazzo/a che mi ha truccata ha usato questo correttore che risolve in maniera soddisfacente l'annoso problema dello stacco di colore tra le palpebre e il resto del viso.
3_ Matita per sopracciglia Prestige
Acquistata in un autogrill, mi sono fatta prendere dalla frenesia delle sopracciglia marcate, pensando che la matita fosse più facile da usare del mio kit solito (che richiede però un po' più di tempo). Risposta: NO, non lo è.
Rimane l'immancabile pennellino al quale non rinuncio mai.
Infine il detergente che doveva essere lo scopo ultimo di questo post:
Ne ho letto su qualche blog americano di beauty (questo) come The Ultimate Soap For Your Face e ho deciso di provarlo. Il produttore sembra americano per cui è difficile da scovare, qua in Italia l'avevo visto solo da Other Stories ma HELLO! C'è la possibilità di acquistarlo online!
Ho scelto quello alla menta perché hai la sensazione di lavarti la faccia con il Chilly verde E INVECE NO.La cosa che amo è che lascia la pelle super pulita, come un vetro dopo che ci hai passato il vetril e fa SGNEEEEEEEC.
Attendo come sempre i vostri consigli, ma non fatemi terrorismo da INCI o robe del genere che come già detto rispetto la vostra causa sugli ingredienti naturali e/o non testati e/o siliconici e/o whatever, ma non è un argomento al quale sono mai stata molto appassionata.