Cerisano, un nuovo braccio per Lorenzo

Creato il 22 marzo 2014 da Makinsud

Nel lontano 1996 un tragico incidente in falegnameria cambiò la sua vita, costandogli una mano ed un pezzo del braccio sinistro; Lorenzo, allora giovanissimo, falegname di Cerisano – piccolo paese in provincia di Cosenza – quasi non si accorse di quell’attimo fatale: subito dopo, però, iniziò il suo calvario fatto di viaggi continui a Bologna per tentare di ricucire la sua quotidianità con l’ausilio delle protesi al silicone, da impiantare con intervento chirurgico presso il centro protesi dell’Inail.

La sua vita, però, potrebbe cambiare da adesso in poi grazie ad un innovativo sistema medico-ingegneristico messo a punto presso il centro bolognese da un’equipe medica: il falegname di Cerisano si è offerto di buon grado per testarla direttamente su di lui, con grande coraggio, ciò che lo ha sempre contraddistinto. Ha inoltrato tale richiesta all’Inail di Cosenza e, con grande disponibilità dei medici che in questi anni lo hanno seguito, ha potuto iniziare questa nuova fase della sua vita. Ha subito notato che quella protesi innovativa era realmente differente rispetto a quelle provate durante questi lunghi anni: non più fissa e immobile ma, bensì, mioelettrica e digitale, capace di muoversi attraverso gli impulsi del cervello, di stringere le dita e chiudere la mano stessa, impugnare una bottiglia e spostarla.

Il funzionamento della protesi prevede due microchip a ventosa situati sul braccio al fine di far “capire” al cervello quali siano i punti di maggiore forza per poter garantire gli spostamenti della mano. Per questo, dunque, Lorenzo è entusiasta ed emozionato, quasi euforico: può effettuare otto mosse memorizzate, grazie ai quattro programmi installati, e la mano – nera e bionica – esegue ciò che il cervello le trasmette.  La protesi pesa circa tre chili e mezzo ed è in titanio, ma risulta essere realmente un’opportunità per vivere una quotidianità normale, riprendendo ad utilizzare entrambi gli arti, riappropriandosi della possibilità di compiere azioni che, per forza di cose, Lorenzo aveva rinunciato a compiere.  Così, si è realizzato il sogno di Lorenzo, frutto di tenacia e determinazione ma anche del grande lavoro di eccellenza del centro protesi Inail Vigorso di Budrio (Bologna) capace di realizzare un modello di protesi realmente innovativa e rivoluzionaria, in grado di migliorare realmente la qualità di vita della persone come Lorenzo.

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