Rifletto e mi stupisco giorno dopo giorni. Mi meraviglio dei meccanismi dell'amore e dei meccanismi dello "spirito". Credevo che dopo l'incontro sarebbe stato tutto più facile, che avrei affrontato ogni cosa con maggiore scioltezza. Credevo che avrei messo da parte la paura di sbagliare e di essere invasivo che derivano da un unico comune denominatore: la timidezza. Eppure non è così. Ci penso non due ma tre volte prima di telefonarle e poi non lo faccio, mi dico "dai prima non ha risposto quindi ha da fare... non disturbarla" e si apre il dibattito "ma come, io disturbarla? Ma che dici?". Quando ci parlo vorrei dire molte cose ma mi blocco sempre per le stesse piccole paure (si fa per dire) che avevo prima di incontrarla. Sono timido, spesso questo mi fa star male ma so che è anche una risorsa; bisogna saperla sfruttare. Dopo aver vissuto stupendi momenti con Lei, dopo aver fatto l'amore, dopo aver visto nel suo sguardo tutto quello che volevo vedere, la timidezza non se n'è andata né è cambiata. Sono sempre io. L'amore si diverte a giocare con il nostro carattere.
La timidezza, fonte inesauribile di disgrazie nella vita pratica, è la causa diretta, anzi unica, di ogni ricchezza interiore. (Emil Ciorian)
Rifletto e mi stupisco giorno dopo giorni. Mi meraviglio dei meccanismi dell'amore e dei meccanismi dello "spirito". Credevo che dopo l'incontro sarebbe stato tutto più facile, che avrei affrontato ogni cosa con maggiore scioltezza. Credevo che avrei messo da parte la paura di sbagliare e di essere invasivo che derivano da un unico comune denominatore: la timidezza. Eppure non è così. Ci penso non due ma tre volte prima di telefonarle e poi non lo faccio, mi dico "dai prima non ha risposto quindi ha da fare... non disturbarla" e si apre il dibattito "ma come, io disturbarla? Ma che dici?". Quando ci parlo vorrei dire molte cose ma mi blocco sempre per le stesse piccole paure (si fa per dire) che avevo prima di incontrarla. Sono timido, spesso questo mi fa star male ma so che è anche una risorsa; bisogna saperla sfruttare. Dopo aver vissuto stupendi momenti con Lei, dopo aver fatto l'amore, dopo aver visto nel suo sguardo tutto quello che volevo vedere, la timidezza non se n'è andata né è cambiata. Sono sempre io. L'amore si diverte a giocare con il nostro carattere.
Rifletto e mi stupisco giorno dopo giorni. Mi meraviglio dei meccanismi dell'amore e dei meccanismi dello "spirito". Credevo che dopo l'incontro sarebbe stato tutto più facile, che avrei affrontato ogni cosa con maggiore scioltezza. Credevo che avrei messo da parte la paura di sbagliare e di essere invasivo che derivano da un unico comune denominatore: la timidezza. Eppure non è così. Ci penso non due ma tre volte prima di telefonarle e poi non lo faccio, mi dico "dai prima non ha risposto quindi ha da fare... non disturbarla" e si apre il dibattito "ma come, io disturbarla? Ma che dici?". Quando ci parlo vorrei dire molte cose ma mi blocco sempre per le stesse piccole paure (si fa per dire) che avevo prima di incontrarla. Sono timido, spesso questo mi fa star male ma so che è anche una risorsa; bisogna saperla sfruttare. Dopo aver vissuto stupendi momenti con Lei, dopo aver fatto l'amore, dopo aver visto nel suo sguardo tutto quello che volevo vedere, la timidezza non se n'è andata né è cambiata. Sono sempre io. L'amore si diverte a giocare con il nostro carattere.