C'è silenzio questa mattina, nella luce resa color argento dalle grandi tende della vetrata.
C'è una macchina d'epoca, anni trenta, di fabbricazione italiana, una FIAT.
C'è una musica, una ritmata cantilena, che avvolge la sala deserta.
E poi tre orologi, tre ore di tre punti cardinali diversi.
L'ora zero, quella di Londra. L'ora locale, quella di Sofia. L'ora del destino, quella di Mosca.