Cervello 1

Creato il 24 gennaio 2015 da Marga

Lo so, dovremmo parlare di dipendenze: non subito però.  Prima, lasciate che il mio cervello (pensiero, mente?) divaghi un po’ per  tortuosi sentieri  in bilico fra letteratura arte e scienza. Eccovi perciò   queste righe che non sono una vera e propria introduzione all’argomento, ma solo una manciata di associazioni, ricordi, una sorta di  patchwork che il mio cervello ( pensiero, mente?) si è divertito a costruire prima di addentrarsi in  quei territori così complessi e… stupefacenti.

Mefistofele – Che accade mai?
Wagner- Si sta fabbricando un uomo

Incomincia così, con la fantastica creazione di Wagner il famulus, il discepolo assistente di Faust, nel dramma di Goethe; con l’Homuncolo, spirito senza materia, imprigionato in una storta, che niente più desidera del possedere un corpo e “nascere nel vero senso della parola”, questo piccolo viaggio nell’ organo più enigmatico e imprevedibile del nostro corpo: il cervello.
Un organo che, se da un lato appare come un incredibile ed efficiente laboratorio chimico con compiti e procedure protocollate alla perfezione, dall’altra è in grado, a parità di reagenti, di sfornare prodotti estremamente diversi, sorprendenti e inaspettati.


E dopo il “cervello puro spirito”prigioniero della storta, con un audace balzo, voglio soffermarmi sul “corpo senza spirito”tratto da un’ opera straordinaria (e praticamente sconosciuta) di un altro tedesco, Fritz Kahn; un’ opera dall’ impronunciabile nome “ Der Mensch als Industriepalast”in cui l’autore rappresenta il corpo umano come una gigantesca officina.
Se Wagner costruiva il suo homuncolo con una segreta e fumosa ricetta alchemica, qui abbiamo una ricetta con tanto di quantità necessarie di ogni elemento o sostanza

Fritz Kahn

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Fritz Kahn

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e quel che ne scaturisce è una macchina straordinaria in grado di ricevere e interpretare gli stimoli esterni attraverso semplici ma raffinati meccanismi.

Ecco un bellissimo filmato di Henning M.Lederer che mostra i meccanismi dell’ uomo- officina di Khan in azione

E dopo un confronto fra un’ altra immagine del cervello ideata da Kahn e quella tratta da un qualsiasi, attuale libro di anatomia che evidenzia le aree in cui si elaborano attività ed emozioni,

percezioni Fritz Kahn

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“Voi con le gioie e i dolori, i ricordi e le ambizioni, il vostro senso di identità e libero arbitrio non siete altro che la manifestazione di un vasto insieme di cellule nervose e delle molecole ad esse associate.”

continua …


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