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Cesare Battisti e lo strano caso del consigliere Ferri di Marzabotto. E Carmillaonline contro Umberto Eco

Creato il 18 febbraio 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

E Carmillaonline contro Umberto Eco

di Iannozzi Giuseppe

In un volantino distribuito a Marzabotto si legge: Marzabotto, 02 febbraio 2011 – Nell’ultimo consiglio comunale si è vissuta la spaccatura della maggioranza di governo del Comune di Marzabotto sull’ordine del giorno sulla richiesta di attuare ogni possibile atto volto all’estradizione del terrorista Battisti, presentato dal gruppo PD, IDV e Indipendenti.

Cesare Battisti e lo strano caso del consigliere Ferri di Marzabotto. E Carmillaonline contro Umberto Eco
La spaccatura si è attuata quando il consigliere Ferri ha espresso il suo voto contrario mentre il Sindaco, il resto della maggioranza e tutto il Consiglio hanno votato favorevolmente.

Oltre a sottolineare la rottura politica della maggioranza, il Partito Democratico di Marzabotto esprime il suo profondo dissenso con il voto negativo espresso dal consigliere Ferri, che ha argomentato la sua posizione asserendo che non si dovevano addossare al Presidente brasiliano l’incapacità dello Stato italiano di dare soluzione agli anni di piombo e del loro epilogo.

Come sottolineato dai nostri consiglieri, ed anche dal Signor Sindaco, il significato primario dell’O.d.G. non è di addossare colpe al Presidente brasiliano, ma dall’esigenza riconosciuta da tutto il Parlamento italiano di vedere il pluriomicida Cesare Battisti che ricordiamo è stato condannato in tutti e tre i gradi di giudizio, di scontare la propria pena in Italia, come richiesto anche dai famigliari delle vittime.

Riteniamo grave e ingiustificato il comportamento tenuto dal consigliere Ferri in contrasto da quanto sempre accaduto nel Consiglio Comunale di Marzabotto, dove su argomenti tanto importanti come legalità, giustizia e terrorismo, tutte le forze politiche hanno sempre difeso le prime e condannato il secondo, senza se e senza ma, soprattutto per il rispetto che sempre si deve alle vittime ed ai loro famigliari così come richiesto per i nostri caduti.

Per queste ragioni chiediamo al Signor Sindaco di ritirare la delega alle politiche giovanili conferita al consigliere Ferri, per una evidente inadeguatezza con il ruolo e le responsabilità ricoperte.

Il Partito Democratico di Marzabotto

Su Carmillaonline, una delle riviste online che sostiene a tutto campo il mostro Cesare Battisti e che fa capo a Valerio Evangelisti, si può leggere un lungo intervento firmato da un certo Fabrizio Lorusso.

Cesare Battisti e lo strano caso del consigliere Ferri di Marzabotto. E Carmillaonline contro Umberto Eco
Al Palasharp di Milano, nel corso della manifestazione di Giustizia e Libertà (5 febbraio 2011), Umberto Eco ha spiegato: «Berlusconi si complimenta con la magistratura quando si oppone alla non estradizione di Cesare Battisti, ma quando viene chiamato in prima persona, allora dice che i giudici sono corrotti e dire che lo vogliono solo convocare! Questa è schizofrenia e non si può essere governati da uno schizofrenico».
In un passo del suo pezzullo Lorusso azzarda: «E nemmeno mi ha convinto una parte del ragionamento di Umberto Eco al Palasharp in cui si stabilisce un nesso tra il caso Battisti e il caso Berlusconi-magistratura per cui, in pratica, sembrerebbe incoerente dubitare della magistratura per il primo e difenderla per il secondo. Si dice che Berlusconi fa esattamente il contrario ma la logica è la medesima: su Battisti dà pieno sostegno alla magistratura e su se stesso sciorina accuse, attacchi e sdegno contro quel potere. Quindi, in soldoni, se dubitiamo coi “se” e coi “ma” su Battisti, non dovremmo concedere lo stesso trattamento a Berlusconi? Di fatto si conclude: meglio allora pensare che la magistratura abbia ragione su entrambi. Ma non credo sia questo il punto, perché stabilire una corrispondenza tra la difesa o la riconsiderazione del caso Battisti e i continui attacchi di Berlusconi alla magistratura è piuttosto fuorviante».
Il signor Lorusso mi consenta di dire: Cesare Battisti è stato riconosciuto colpevole dalla legge italiana.  Il capo dello Stato Giorgio Napolitano, scrivendo al neopresidente brasiliano Dilma Rousseff tornando a parlare del caso Cesare Battisti, ha chiesto «il rispetto del trattato di estradizione fra i due paesi e la consegna dell’ex terrorista dei Pac condannato in Italia a quattro ergastoli».  Napolitano ha sottolineato: «La decisione del Brasile è un motivo di delusione e amarezza per l’Italia. Non è stato forse pienamente compreso il bisogno di giustizia del mio paese e dei familiari delle vittime di brutali e ingiustificati attacchi armati, nonché dei feriti in quegli attacchi e a stento sopravvissuti. Un bisogno di giustizia legato all’impegno col quale le istituzioni democratiche del mio paese e la collettività nazionale seppero reagire alla minaccia e ai colpi del terrorismo, riuscendo a sconfiggerlo secondo le regole dello Stato di diritto».  Per il capo dello Stato Napolitano, per l’Italia intera, «non sono accettabili rimozioni, negazioni o letture romantiche dei fatti di sangue»: «La decisione del Presidente ha suscitato in me profonda delusione, amarezza e contrarietà. Gli avevo scritto nel gennaio 2009, illustrandogli ampiamente le circostanze di fatto, e gli argomenti giuridici e politici, che chiaramente militavano per la concessione dell’estradizione di Cesare Battisti… non sono accettabili rimozioni, negazioni o letture romantiche dei fatti di sangue di quegli anni, e le responsabilità non possono essere dimenticate».

Chi oggi qui scrive sostiene in pieno le idee e la condanna dei fatti di sangue legati al terrorismo rosso facendo sua la saggezza e la lungimirante idea di giustizia avanzata dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Inoltre chi oggi qui scrive sposa in pieno l’analisi fatta da Umberto Eco su Battisti e Berlusconi. E questo è quanto.


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