Oggi la cronaca italiana torna a parlare di Cesare Battisti che in una intervista a La Repubblica dichiara: “Non ho ammazzato nessuno.Sono finito stritolato in mezzo alla disputa tra forze politiche italiane con le quali non avevo niente a che vedere. Io non ho ferito e non ho ucciso nessuno. Tarso Genro (l’allora ministro della Giustiza del governo Lula, ndr) esaminò il mio caso, ritenne che avevo ragione, e con gran coraggio difese le sue posizioni contro le pressioni potenti che gli franarono addosso”. Battisti era arrivato in Brasile dalla Francia con un passaporto falso ma, il 22 giugno scorso, il Consiglio nazionale per l’immigrazione del Brasile gli ha concesso un permesso di soggiorno condizionato all’esibizione di un contratto di lavoro valido. Davanti all’organismo del ministero del Lavoro, Battisti ha sostenuto di avere un contratto con la casa editrice Martins Fontes per scrivere i suoi libri. Battisti ha anche dichiarato: “Non ho nessuna voglia di andarmene dal Brasile, ormai sogno perfino in portoghese. Adoro Rio, le spiagge, le belle ragazze, la gente cordiale, mi ricorda Napoli e Marsiglia, posti dove mi è piaciuto stare”. La Repubblica ha riportato le dichiarazioni che Battisti ha dato alla stampa brasiliana secon la quale l’ex terrorista trascorre i primi giorni di ferie al mare, impegnato nella scrittura di un libro sulla sua esperienza nel carcere di Papuda, a Brasilia. Sembra anche che Battisti stia lavorando alla stesura di un libro che si intitolerà Ai piedi del muro e in cui sarà raccontata anche la sua esperienza dietro le sbarre.
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