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CESARE GIARDINI: Castello Sforzesco di Vigevano – la mostra di Giardini PAROLE CANTATE a cura di Federica Rabai

Creato il 11 ottobre 2012 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo
CESARE GIARDINI, PAROLE CANTATE al Castello Sforzesco di Vigevano, Musica Ribelle

CESARE GIARDINI, Musica Ribelle

CESARE GIARDINI, PAROLE CANTATE al Castello Sforzesco di Vigevano. A cura di Federica Rabai il Castello Sforzesco di Vigevano (MAPPA) ospita la mostra personale di Cesare Giardini dal titolo Parole Cantate. Inaugurazione sabato 13 ottobre 2012 ore 11. L’esposizione proseguirà fino al 11 novembre. Testo in catalogo di Fortunato D’Amico. 10 tele di grandi dimensioni, studi e acquarelli che raffigurano ritratti immaginari di donne protagoniste di canzoni o di opere melodrammatiche. c. stampa > Donne particolari per canzoni particolari. Donne connotate da una forte ironia o erotismo (Bocca di rosa), da un profondo sentimento umano (Via del Campo), o dal presagio della tragedia imminente (Jenny dei pirati, Madame butterfly, Carmen). E’ in questo contrasto tra la tragedia e l’ironia, tra thanatos ed eros, che si fondano i miti e, a modo loro, le donne di queste canzoni e i loro autori sono già un mito della modernità.

La Parola Cantata  di Fortunato D’Amico

Cesare Giardini, pittore di panorami e personaggi, in questa mostra si confronta con la musica, o meglio con le canzoni. Lo fa in modo originale, incontrando donne impossibili, immaginate camminando nei paesaggi melodici del grande giardino poetico, dove l’archetipo dell’amatrice tesse le lodi della mela per il suo Adamo. Amanti perfette, sognate, fidanzate nella mente di tanti uomini che le hanno cantate; donne idealizzate, elevate a modello d’imitazione da altre che in loro si sono riconosciute, ispirate, immedesimate. Attrici senza volto, se non quando qualcuno si prende la briga di dargli lineamenti ed espressività, le donne delle canzoni, nei dipinti e nelle grafiche degli artisti figurativi, diventano esseri reali, assumono sembianze che superano il senso delle parole registrate nei supporti audio, incontrano le persone nella loro esistenza e con loro proseguono il viaggio verso il destino.

La storia della canzone è, in fondo, quella dei suoi protagonisti, resi magici dalla fusione alchemica tra musica e testo, interpretati e cantati col respiro, sincronizzato alla base ritmica del brano. Le canzoni sono micro opere multidisciplinari, perfette nella loro arte quando chi le inventa è consapevole di suggerire  emozioni, agitare l’immaginario collettivo, riunire in un solo coro le diversità dei generi. In questo frangente si insinua la raccolta di ritratti femminili, decifrati da Cesare Giardini ripercorrendo le vie delle hit parade o dei paradisi musicali, che dal secolo scorso hanno accompagnato la crescita di noi italiani, e non solo.

CESARE GIARDINI, PAROLE CANTATE al Castello Sforzesco di Vigevano, la canzone di Marinella

CESARE GIARDINI, PAROLE CANTATE al Castello Sforzesco di Vigevano – La canzone di Marinella

Il campionario di queste protagoniste autorizza a evidenziare l’evoluzione, lunga quasi un secolo, della donna e del suo ruolo nella società contemporanea. Eroine, esibite ironizzando e denunciando attributi forzatamente prevenuti, e altri esasperatamente drammatizzati, figure retoriche di una letteratura popolare che con le canzoni hanno raggiunto il pubblico di massa.

La canzone non è di chi l’ha scritta o di chi l’ha cantata per la prima volta in un disco portandola al successo; la canzone è di tutti e ognuno ha la sua. Questa possibilità di scelta democraticità, consente a ciascuno di sintonizzarsi con i brani musicali più vicini alle proprie esigenze, riprodurli, interpretarli, adattarli con la propria voce, canticchiarle nella mente senza che nessuno se ne accorga, costruire la compilation per la colonna sonora della propria vita. Cesare Giardini, grande esploratore di paesaggi paradisiaci, narrati utilizzando gli occhi meravigliati dei viaggiatori, che scatta fotografie dipinte per immortalare le visioni di movimenti avventurosi, erranti nelle tele, questa volta si sofferma a conoscere meglio alcuni delle sue protagoniste, soggetti complici di tour artistici e itinerari poetici percorribili alla ricerca della terra promessa. Eccola la graziosa in Via del Campo alle spalle del porto di Genova, tra la perdizione o la redenzione bohemienne, dei luoghi dove l’amore si compra con poco e i muri delle vie strette aiutano a sostenere i suoi occhi grandi color di foglia.

Lungo le strade delle donne fragili di Fabrizio de Andrè, Susan dei Marinai, eguaglia le speranze tinte di giallo di Madame Butterfly, che in un altro continente riflette la sua immagine davanti allo specchio e attendendo l’arrivo dal mare di un illusorio amore. Ma in partenza dalla Stazione di Sant’Ilario, scortata dai gendarmi, c’è Bocca di Rosa, eroina popolare dell’amor sacro e profano, che accende la passione e infiamma il cuore degli uomini, facendo ribollire d’invidia le donne del paese. Nello sfondo di un singolare sipario di lenzuola e, stese sulle corde di una romantica città vesuviana, la Bammenella e Copp’ e Quartiere, scende, danzando, sulla scalinata di un improvvisato teatro napoletano, arrangiato in un terrazzo del rione popolare. Nelle vicinanze, la Malafemmena strugge il cuore di Totò e nel più lontano e nebbioso industrializzato nord,  Vincenzina operaia di Enzo Jannacci  riflette, davanti alla fabbrica, sulla sua condizione di alienata sociale.

Ancora a Milano la triste e silenziosa Anna, che ha 18 anni, la sera, prima di dormire, legge fotoromanzi e ascolta canzoni alla radio, immaginando l’arrivo del principe azzurro.

Ma nel lungo sessantotto italiano qualcosa nell’aria sta cambiando, e i sogni caramellosi del gentil sesso s’infrangeranno rapidamente in una fragorosa “onda che cresce e ti segue ovunque vai”, agitata dalla rivoluzione giovanile, del 19767/77,  cantata da Eugenio Finardi nella Musica Ribelle. La nascita dei collettivi femministi cambierà per sempre l’immagine delle regine del focolare, da ora impegnate nelle lotte per l’emancipazione e l’affermazione dei diritti della donna.

Storie intrecciate nelle melodie e nelle liriche delle canzoni, incise sui dischi di vinile, poi distribuite nei mercati alternativi del movimento giovanile, consentiranno la diffusione rapida di linguaggi, comportamenti sociali, modelli di femminilità adottati nell’epoca del cambiamento.

Peraltro il dialogo tra artisti e musicisti è forse uno dei più suggestivi e interessanti della tradizione artistica popolare, mai completamente analizzato, ma certamente determinate nella cultura dell’ultimo secolo!

Illustri pittori e disegnatori della nostra epoca hanno metodicamente collaborato per creare immagini adatte a rappresentare il contenuto espresso dagli autori di canzoni nei loro testi. Tutti ricorderanno l’album Foxtrot dei Genesis, con l’indimenticabile copertina disegnata da Paul Withehead. Andy Worol, per la nostra generazione, è forse l’artista che più degli altri ha dato senso a questo rapporto tra musica e immagine, disegnando e colorando le copertine dei Velvet Underground, Rolling Stones, Diana Ross. Roy Lichtenstein  per Bobby Orlando, padre della pop dance music, progetta l’immagine di Cry For You;  Salvator Dalì  firma la copertina dell’unico album dei Dschinn, gruppo tedesco attivo agli inizi degli anni settanta; Mario Schifano, produce e disegna l’allucinogeno album de’ Le Stelle. Memorabili nell’Italia degli anni settanta le copertine dei dischi delle Orme, Uomo di Pezza,  Felona e Sorona, dipinte dal pittore modenese Walter Mac Mazzieri e Mario Covertino; da ricordare l’album in33 giri dei Garybaldi, Nuda, disegnato da Crepax. Damien Hirst è il creatore delle copertine dei The Hours, mentre Andrea Pazienza, negli anni ottanta, realizza quelle dei dischi di Roberto Vecchioni.

Forse molte canzoni non avrebbero avuto successo senza l’accoppiamento delle immagini create per loro dai grafici e dai pittori, e forse senza questa rassegna di soggetti femminili create e presentate nelle tele di Cesare Giardini, non potremmo rivelare così bene le trasformazioni della nostra vita, sopraggiunte con l’avanzare del nuovo millennio.

Fortunato D’Amico

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Cesare Giardini
Parole cantate

Castello Sforzesco di Vigevano, Pinacoteca civica Casimiro Ottone


Dal 13 ottobre all’11 novembre 2012
Inaugurazione:
Sabato 13 ottobre ore 11
A cura di Federica Rabai; testo in catalogo di Fortunato D’Amico
Il catalogo è scaricabile e visibile nel sito: www.cesaregiardini.com
Informazioni: [email protected]
Orario: dal lunedì al venerdì 14,00, 17,00, sabato e domenica 10,00, 17,30

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Cesare Giardini – mostre personali

2012, VigevanoPinacoteca civica, Castello di Vigevano. ” Parole cantate. Ritratti di donne dalle canzoni”  13 ottobre 11 novembre. Assessorato alla cultura.  Catalogo a cura di Fortunato D’Amico
2012,  Massa e Carrara,  a cura della galleria Lazzaro by Corsi
2012,  Milano, Galleria Lazzaro By Corsi
2o12,  Milano, Galleria Lazzaro by CorsiPunto e a capo. Collettiva con Guttuso, Sassu, Lazzaro De Chirico,
2011. Vigevano. Associazione Rocco Scotellaro.  Pitture. A cura di Fortunato D’Amico, presentazione di Giuseppe Castelli.

2011, Forte dei Marmi. Galleria Lazzaro by Corsi

2011, Milano. Galleria Lazzaro by Corsi. “Il codice Giardini”. Cura e testo di Fortunato D’Amico, catalogo.
2010, Vigevano. Spazio b. “ Hortus-gafico”, cura di Fortunato D’Amico.
2009, Tirana. A cura di Spazio Tadini
2009, Varna, a cura di Spazio Tadini
2010, Vigevano. Cavallerizza del Castello visconteo sforzesco. “Viaggio nel mito”. Assessorato alla cultura città di Vigevano.
2010, Pavia. Università Degli Studi.  Aula Volta. “Il viaggio della mente” lezione al corso di laurea di Comunicazioni Intermediali e multiculturali. Prof.ssa Di Giovanni.
2009,  Borgomanero, Novara. “La via lattea”. Fondazione Marazzi e galleria Arte-Borgo. Testo di Luisanna Dalù, catalogo.
2009, Vigevano. Sala dell’affresco, Castello visconteo sforzesco. Assessorato alla cultura città di Vigevano. “Catrame”, omaggio a Lucio Mastronardi, testo di Federica Dafarra. catalogo.
2008, Napoli. Castel de l’Ovo “Viaggi corsari”,  cura di Ornella Tozzi, testo di Rossana Bossaglia, catalogo.
2008, Milano.   Spazio Tadini. “Viaggi possibili”. Tesri di Grazia Chiesa e Francesco Tadini, catalogo.
2008, Milano.  Studio Neo Geo. “Passaggi e paesaggi”. Testo di Luca Arnaudo, catalogo.
“La memoria e l’invenzione,” testo in catalogo di Luca Arnaudo.
2007, Milano. Studio Neo Geo. “Il ritorno dei Tartari”. Da e per Dino Buzzati,  cura di Grazia Chiesa e con un testo di presentazione di Rossana Bossaglia.
2007, Vigevano, Teatro Cagnoni. Presentazione e donazione del ritratto di Lucio Mastronardi con un testo di Rossana Bossaglia. Serata di premiazione del premio letterario Lucio Mastronardi.
2007, Vigevano, Cavallerizza del Castello.Opere sul viaggio durante la Settimana Letteraria Vigevanese, assessorato alla cultura città di Vigevano.
2007, Milano. Studio D’Ars.  “Il ritorno dei Tartari”. Da e per Dino Buzzati, cura di Grazia Chiesa  con un testo di presentazione di Rossana Bossaglia
2006, Trapani. Galleria d’arte Domenico Li Muli, Provincia di Trapani, Palazzo Riccio di Morana.   “Orizzonti”, testo di Viola Lilith Russi, catalogo.
2007, Vigevano. Presentazione in Piazza ducale dell’autobus Stav: Il ratto d’Europa.
2005, Vigevano, Piazza Ducale, presentazione dell’ Autobus Stav: New York, presentazione di Vito Giuliana.
2005, Vigevano. Museo Internazionale della Calzatura. Castello di Vigevano. Assessorato alla cultura città di Vigevano. “Scarpe, Viaggi e Fantasia”,  presentazione di Giuseppe Castelli.
2005, Milano. Spazio Bocca in libreria, “Souvenir de Vojage”, testo di Milena Milani, catalogo libreria Bocca.
2005, Vigevano. Fondazione Arti e Mestieri Vincenzo Roncalli, “Viaggio a New York”, in collaborazione con Libreria Bocca, Milano.
2004, Cortina d’Ampezzo. Spazio Arte Cultura, “Oggi si parte”,  testo di Milena Milani.

2004, Pavia. Santa Maria Gualtieri.Assessorato alla cultura città di Pavia. “Appunti di viaggio”, testo di Luisanna Dalù, catalogo.
2003, Sondrio,  Palazzo Pretorio, sala del cinquecento. Assessorato alla cultura città di Sondrio. “I giorni della merla”, testo di Floriano De Santi, catalogo.
2003, Milano. Banca Industria Commercio, Cortile della seta. “Viaggi colorati”, testi di Milena Milani, Raffaele De Grada, Luciano Caramel, Floriano De Santi, catalogo.
2002, Brescia. Galleria Sculptures. “Viaggi e viaggiatori”. Personale. Testo  di Floriano De Santi, catalogo.
2002, Borgomanero,.gGalleria Borgoarte. “RosEvento”, testo di Lorella Giudici, catalogo.
2002 Vigevano, Sala dell’Affresco, Castello di Vigevano. Assessorato alla cultura città di Vigevano. “Le rose di Prevert”.
2000. Cortina d’Ampezzo. Spazio Cultura. “Viaggiatori di montagna”, testo di Milena Milani.
2000, Montecarlo, Principato di Monaco. Galerie Patio Art. “Invitation au voyage”, testo  di Milena Milani, catalogo.
1999, Vigevano. Sala dell’Affresco, Castello di Vigevano e sala Ottocento di Palazzo Roncalli. Assessorato alla cultura della città di Vigevano, Presidente della Fondazione Vincenzo Roncalli. “Antologica”. Testo di Gilberto Madioni e Luciano Caramel, catalogo.
1999, Milano. Fondazione Marco Mantovani. “Un pittore e il suo viaggio”.  Conferenza di presentazione di Raffaele De Grada.
1997, Marbella. Galeria de arte El Catalejo.  “El Viaje”, catalogo della galleria.
1997, Como. Galleria d’arte Il Salotto. “Contrabbandieri di sogni”. Testo di Michele Caldarelli.
1996, Milano. Galleria d’arte Il Cannocchiale. ”Il Viaggio”. Cura e testo di Luciano Caramel, catalogo della galleria.
1996, Vigevano. Realizzazione della collezione di tazzine da caffè: “ Luci del Mediterraneo”.
1995, Ginevra. Foire international d’art. A cura della galleria Il Cannocchiale, Milano, catalogo della Fiera.
1994, Vigevano.  Palazzo della Fondazione Vincenzo Roncalli. “L’uomo che parla con le cascate”,Testo di Ferruccio Massimi.
1993, Sorrento. Circolo Sorrentino. “Luci del Mediterraneo”.
1993, Mondello, Palermo.  Università degli studi di Palermo. “Il personaggio letterario”.
1993, Napoli. Spazio Intramoenia. “La stanza del sultano”.
1992, Vigevano. Galleria Capricorno. “Memorie di fine millennio”.
1992, Roma. “Fiera internazionale dell’Arte”.Catalogo RomaExpo.
1992, Napoli. Ferrovie dello stato. Collocazione di due opere su alluminio nel sottopassaggio pedonale della metropolitana di Napoli, nell’occasione del primo restauro.
1991, Bologna. Galleria Spazio 10.
1991, Sanremo. Assegnazione del primo premio alla biennale internazionale d’arte città di Sanremo con il quadro: “Ritratto di Majakowsky”.
1991, Vigevano. Palazzo della Fondazione Vincenzo Roncalli. Presentazione del volume dipinto e rilegato a mano: “Pablo e Rafael”. Introduzione di Gianni Colli.
1991, Milano. Galleria Agape. “L’oro del Reno”, testo di Angela Madesani.
1990, Milano. Caffe letterario Port Noy. Presentazione del volume dipinto e rilegato a mano: “Pablo e Rafael”. Introduzione di Edoardo Franceschini.
1989, Roma. Galleria 28. Presentazione del volume dipinto e rilegato a mano: “Pablo e Rafael”. Introduzione di Aldo Braibanti.
1985, Roma. Galleria 28. “Tappeti volanti”, testo di G.M. Bonifati.
1978,  Vigevano. Galleria Il Nome. A cura di Giorgio Forni

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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia Sopramaresotto (LINK) per le notizie e le immagini relative alla mostra di CESARE GIARDINI al Castello Sforzesco di Vigevano.

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