Cesareo, il chitarrista di Elio e le Storie Tese il 20 febbraio al Bad King con i BlueJade

Creato il 18 febbraio 2015 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Cos’è il rock? Provando a fare ricerche su libri, internet e dizionari si trova di tutto, eppure nessuna definizione è completa. Perché? E’ complesso dirlo, ma il rock non è solo musica, è uno stile di vita, è un ideale, è forse anche un sentimento. Il rock inizia con due bacchette che dettano un tempo, con un pedale che batte forte, con sei corde che vibrano, con una voce che urla “wow”. Un uomo saggio una volta mi ha detto che sono sette le note, ed in quel numero c’è la chiave che apre le porte del mondo. Bisogna assecondarlo, corteggiarlo, esplorarlo e rispettarlo. Solo così quel segreto non rimarrà tale. Solo così il cuore potrà battere segnando il ritmo giusto. E il ritmo giusto è rock. Cesareo, il chitarrista di Elio e le Storie Tese, ci racconta del “suo rock” partendo dai propri punti di riferimento: “Ci sono Mostri Sacri che hanno segnato ed influenzato il mio percorso musicale. Penso a Jimi Hendrix, ai Deep Purple agli Aerosmith. Ultimamente non esistono molte novità, è difficile trovare gruppi alla portata dei Rolling Stones, dei Beatles e dei Queen. Secondo me questo accade per vari fattori, primo tra tutti la mancanza di idee originali. Molti artisti, infatti, si sono messi a far cover, prendono pezzi di 20/25 anni fa e fanno un restyling affinché risultino nuovi. Lo stesso accade nella cinematografia, sono sempre di più i film remake. E’ per questo che quando si annuncia il concerto degli AC/DC si esauriscono i posti in 30 minuti. Bisogna avere più coraggio per fare rock!”.

Venerdì 20 febbraio alle 22.00, per la serata live a ingresso libero organizzata da Antonio Ballarano, Cesareo si esibirà al Bad King di Perugia con la band umbro-marchigiana Blue Jade che negli ultimi anni ha avuto collaborazioni di tutto rispetto quali Ian Paice, Glenn Hughes e Joe Lynn Turner.

Ci dai delle anticipazioni?

“Dico solo che i Blue Jade sono preparatissimi, amanti dei Deep Purple fino all’osso. Insieme proporremo un repertorio prettamente anni ‘70/’80 con un tributo alla Purple Family e cioè a tutti quei musicisti che hanno militato nella storica band. I Blue Jade sono anche fulcro del progetto Purpleguitarexperience dove sono stati invitati a collaborare, oltre me, alcuni dei migliori chitarristi italiani come William Stravato, Alex De Rosso e Giacomo Castellano. Sul palco del Bad King ci disporremo così: Philip Raiser Sorana alla voce, Michele Baccarini al basso, Lorenzo Cannelli all’hammond, Riccardo Fiorucci alla batteria e Francesco Fagiani alla chitarra”.

Com’è suonare con il gruppo Elio e le Storie Tese?

“Unico. Facciamo musica di qualità. Non ci sforziamo di inventare pezzi che siano radiofonici. So che sappiamo lasciare la traccia, anche solo andando a Sanremo, perché non ci poniamo l’obiettivo di vincere, ma di comunicare, di fare una rivoluzione a modo nostro. Puntiamo sull’attualità e cerchiamo di cambiare le cose”.

Cosa state realizzando adesso?

“Abbiamo in programma la stesura di nuovi pezzi, stiamo preparando un nuovo album. La cosa che sappiamo far meglio è fare musica in tournée, poi, se capitano altre sfide le affrontiamo molto volentieri”.

Pochi mesi fa, sempre al Bad King è venuto Christian Meyer. Ancora si parla di lui…

“Con Christian ho un rapporto meraviglioso. Siamo fratelli. E’ nel gruppo dagli anni ’80. Lui è il più attivo nelle singole carriere. Organizza molte attività didattiche, anche io lo faccio cercando di trasmettere le mie esperienze nelle scuole. Sono conscio della grave crisi che stiamo vivendo, cerco di chiedere compensi bassi perché credo che tutti debbano poter crescere e confrontarsi. Sono nato come autodidatta e sono cresciuto a tal punto da rendere la mia passione una professione. E’ bello che i giovani possano avere esempi di speranza”.

Come si fa a diventare professionisti nel campo musicale?

“Bisogna studiare, avere testa, gusto e cuore. La musica è bella tutta, a 360 gradi. Bisogna ascoltarla consapevoli che siamo in Italia. La chitarra, poi, è meravigliosa. Personalmente suono per piacere. Come un pittore che dipinge quando ha un’ispirazione…”.

Se fossi nato venti o trent’anni fa, saresti lo stesso?

“Non voglio la macchina del tempo. Mi accontento di quello che ho e mi piace quello che sono riuscito a raggiungere”.

Cosa fai nel tempo libero?

“Modellismo. Costruisco macchine radiotelecomandate. Non vado nei locali. Ho una vita normalissima”.

Con chi ti piacerebbe suonare adesso?

“Con Paul McCartney, senza ombra di dubbio”.

 Floriana Lenti



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