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Cesenatico, il vicesindaco Savini si dissocia dal sit-in di Salvini contro Mare Nostrum. Espulso dalla Lega Nord

Creato il 12 novembre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Li separa solo una “l” nel cognome, ma hanno una radicale differenza d’idee su come si criticano l’operazione Mare Nostrum e le politiche dell’accoglienza. Il vicesindaco di Cesenatico, Vittorio Savini, eletto nelle fila Lega Nord, noto anche per essere fondatore e presidente del club “Magico Pantani” e per essere stato Ds di 10 giri d’Italia e tutor del Pirata, è stato espulso dal partito perché col sindaco Roberto Buda, Ncd, si era infatti dissociato nei giorni scorsi dal sit-in, domenica, cui aveva partecipato anche Matteo Salvini di fronte ad un albergo della cittadina romagnola che ospita una quarantina di profughi.

Il vice-sindaco di Cesenatico, Vittorio Savini (cesenatoday.it)

Il vice-sindaco di Cesenatico, Vittorio Savini (cesenatoday.it)

Cesenatico, il sindaco Buda ed il leghista vice Savini, dissociati dal sit-in di Salvini contro i profughi. I due amministratori, Buda (Ncd) e Savini (Lega Nord) hanno ritenuto che questo tipo di manifestazioni vadano fatte a Roma, visto che Mare Nostrum compete al governo, e non di fronte ad un hotel di una località turistica. L’iniziativa del Carroccio, aveva spiegato ai mezzi di informazione Savini, “non vuole il bene di Cesenatico e del suo Turismo. Se la Lega andrà a Roma a manifestare io ci sarò, ma non a Cesenatico perché si colpisce il nostro turismo e poi non è una decisione che è stata presa dal Comune”.

La Lega Nord Romagna ha espulso Savini. La segreteria nazionale della Lega Nord Romagna ieri sera ha deliberato all’unanimità l’espulsione del vicesindaco, che è anche assessore al turismo. Dopo la dissociazione di sindaco e vicesindaco, pur con qualche distinguo, sulla stessa linea si erano espressi gli altri due partiti della giunta comunale, Forza Italia e Udc. Il partito della Lega Nord è quindi ora isolato e si respira l’aria di un clima da resa dei conti, fra la giunta di Cesenatico e i funzionari provinciali e regionali del Carroccio. “Se uno non condivide più le linee della Lega non vedo perché debba continuare ad avere un ruolo istituzionale per conto della Lega. Se uno non si trova più d’accordo, amici come prima e torna a fare quello che faceva prima – spiega il segretario provinciale Jacopo Morrone -. Abbiamo già contattato il sindaco e anticipato a lui un nome per come dovrà essere sostituito in Giunta”. (ANSA)


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