Ch ch ch ch ch cherry bomb (The Runaways)

Creato il 28 giugno 2010 da Cannibal Kid
The Runaways(USA, 2010)Regia: Floria SigismondiCast: Kristen Stewart, Dakota Fanning, Michael Shannon, Alia Shawkat, Scout Taylor-Compton, Johnny Lewis
Sono un patito dei film su band e personaggi del magico mondo della musica. I miei preferiti in assoluto nel genere sono Velvet Goldmine (sul glam, David Bowie e Iggy Pop) e Control (su Ian Curtis e i Joy Division) e anche questo The Runaways va all’incirca a coprire quel periodo di fermento giovanile e culturale, fine anni ’70, per raccontarci la breve ma fulminante carriera delle favolose Runaways. La prima rock band della storia tutta al femminile? Può darsi, sicuramente un punto di riferimento fondamentale per tutte le girl bands venute in futuro, parlo di Go-Go’s, Bangles, Girlschool, Hole, Babes in Toyland, Bikini Kill, L7, Donnas, etc., più che delle Spice Girls (che pure in qualche strano modo a loro devono essere comunque debitrici).Le Runaways erano una sorta di fusione tra il suono glam heavy-metal truccato e laccato dell’epoca e il nascente fenomeno punk-rock yeah yeah, in cui il loro stralunato manager Kim Fowley ha giocato un ruolo fondamentale quanto Malcolm McLaren per i Sex Pistols. L’intuizione geniale di Fowley è infatti stata quella di mettere insieme una banda di ragazze only, non importava se fossero un granché a suonare, con una attitudine rock e testi sessualmente espliciti che nella puritana America avrebbero fatto gridare allo scandalo e al boicottaggio delle radio. Non è un caso, allora, se la loro esplosiva Cherry Bomb divenne un grande successo più in Giappone che in patria.

Il film The Runaways segna l’esordio su lunga distanza della regista pescarese (naturalizzata canadese) Floria Sigismondi, uno dei più grandi talenti visivi degli ultimi due decenni, autrice di una serie di videoclip pazzeschi: il capolavoro The Beautiful People di Marilyn Manson l’ha rivelata al mondo e il premiatissimo Untitled 1 (Vaka) dei Sigur Ros l’ha consacrata definitivamente. Questi sono i due punti più alti del suo genio artistico, ma ha fatto un sacco di grandiosi video dark anche per White Stripes, Muse, David Bowie, Fiona Apple, Leonard Cohen, Christina Aguilera, Cure e un saccaccio di altri. E in Italia nessuno a parlare di lei e tutti a incensare Muccino, premiato non si sa bene per quale ragione allo Shangai film festival con Baciami ancora.Devo dire che mi aspettavo quindi un tocco più visionario e allucinato in questa pellicola. Floria invece ricordandosi che un film funziona diversamente da un video musicale ha scelto di non strafare (ma ci sono almeno un paio di scene davvero notevoli) e ha preferito rimanere concentrata sulla storia, piuttosto semplice e lineare, della band e in particolare delle due grosse star che convivevano al suo interno: Joan Jett e Cherie Currie.Joan Jett è la rebel rebel con tentazioni lesbo che scrive le canzoni. Cherie Currie è la brava bambinetta 16enne che getta la testa fuori dal guscio spronata da quel folle del manager Kim Fowley e viene scaraventata sotto i riflettori come cantante e volto del gruppo. È lei il personaggio più interessante del film, nella sua parabola autodistruttiva che la porta dall’essere nessuno a diventare una star bella famosa invidiata e drogata e quindi di nuovo a tornare a essere nessuno. Notevole la performance da attrice/cantante di Dakota Fanning, la figlioletta scassaminchia di Tom Cruise ne La guerra dei mondi, che reinterpreta alla grande i pezzi delle sgallettate anni Settanta.Bene anche la compagna della Twilight saga Kristen Stewart: con quello sguardo scazzato/rockettaro è una Joan Jett assolutamente credibile, anche se forse il suo personaggio non ha apici drammatici assoluti: non esagera con le droghe, si infatua di Cherie ma non troppo, ha talento ma non è un genio fuori di testa… insomma si poteva spingere un po’ di più sul piano della fiction, però forse si sarebbe corso il rischio di snaturare la vera Joan. La pellicola resta incentrata sugli anni delle Runaways di fine 70s, ma nei glamourosi 80s la Jett troverà il grande successo con la band Joan Jett & the Blackhearts e le super-hit “I love rock’n’roll”, “Bad Reputation”, “Crimson and Clover”, “Do you wanna touch me (Oh yeah)”, “I hate myself for loving you” e altre. Ma questa, come si suol dire, è un’altra storia.(voto 7/8)
Uscito da poco negli USA, forse presto o tardi arriverà anche in Italia.Nel frattempo potete vederlo in streaming lingua originale sottotitolato in italiano QUI o scaricarlo QUI

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