Passa il Barça e ammetto che non ci credevo molto, al sorteggio avevo pensato che i blaugrana sarebbero passati ai Quarti al 99%. Dopo il match dell’andata al Meazza invece mi ero ricreduto pensando che fosse difficile vedere il Barça ai Quarti perché non segnare in trasferta è sempre un problema, il doppio svantaggio poi non credo fosse stato mai rimontato nel match di ritorno da nessuno. Ovvio che il Barça non è una squadra normale, ma che il Milan non segnasse un gol al Camp Nou la vedevo difficile.
Dopo cinque minuti si è capito subito com’era l’aria quando Messi segna il primo di due gol stupendi. Ne aveva già segnati tre contro le quadre italiane, ma il primo segnato su azione. Cosi un altro bizzarro tabù è stato abbattuto dal Figlio del Re che sembra non avere limiti. Ora gli onanisti italiani si masturberanno su altre cazzate magari continuando a dire che Messi non è decisivo in nazionale, oppure che il gioco del Barça annoia.
Al minuto 37 (P.T.) Niang in contropiede estremo da solo, davanti al portiere colpisce il palo. Sul ribaltamento di fronte secondo gol del Figlio del Re, bellissimo come il primo. Forse è questo il punto di non ritorno del match anche se, fino al quarto gol del Barça, la qualificazione era in bilico. Credo che Robinho o Bojan inseriti prima avrebbero potuto dare al Milan qualche canches in più visto quello che i rossoneri di buono hanno fatto con l’ingresso dei due. Comunque al 55esimo con David Villa il Barça va sul tre a zero e solo il gol di Adriano al 90esimo fa esplodere il Camp Nou di gioia liberatoria.
Il catenaccio del Milan non ha portato a nulla, come sempre rinchiudersi nella propria metà campo non uscendo mai dalla propria area di rigore, non paga. Su un match unico forse si, una finale la puoi anche vincere; ma su due match è molto difficile anche se l’avversario non segna fuori casa. Da quando c’è Allegri in panca il Milan gioca come una provinciale, fintanto che gioca nel Campionato e fintanto che gli arbitri gli danno una mano: i rossoneri qualcosa a casa lo portano. In Europa è diverso.
Nell’altro match passa il Galatasaray, lo Schalke perde in casa per 2-3 nonostante un secondo tempo di grande pressione e qualche errore di troppo. Il Galatasaray era qualificato anche sul pareggio (2-2) e trova la vittoria proprio sul fischio finale, Sneijder ha sfiorato il gol nel secondo tempo con un bolide da fuori proprio del suo repertorio, dopo è stato sostituito. A guardarlo trotterellare li in mezzo al campo un po’ spaesato e fuori dal gioco sembrava che ci volesse più a girargli attorno che non a saltarlo.