Champions League: l’Atlético domina ma Mou si salva
La magica notte di Champions League andata in onda al Vicente Calderón, non ha visto un vincitore né un vinto. L’attesissima semifinale di andata tra Atlético Madrid e Chelsea, infatti, termina senza reti, dopo una partita dominata a lungo dai madrileni, ma senza trovare la rete.
“El Cholo” Simeone, padrone di casa, schiera un 4-4-2 con Diego Ribas e Diego Costa in avanti, Villa, a sorpresa, in panchina. In porta l’ex Courtois (in campo nonostante la clausola prevista dal contratto che costringeva il belga a non giocare contro il Chelsea).
Lo Special One Mourinho, che alla vigilia ha battibeccato a distanza con Simeone, si affida ad un 4-3-3 con Willian, Ramires e l’ex Torres in avanti. Ecco le formazioni:
ATLÉTICO MADRID (4-4-2): Courtois; Juanfran, Godín, Miranda, Filipe Luís; Koke, Mario Suárez, Gabi, Raúl García; Diego, Diego Costa.
CHELSEA (4-3-3): Cech; A. Cole, Terry, Cahill, Azpilicueta; Lampard, David Luiz, Mikel; Ramires, Willan, Torres.
Nel primo tempo, la bolgia del Vicente Calderón spinge l’Atlético, che gioca una buona prima parte di gara. I Colchoneros fanno un buon giro palla, schiacciando il Chelsea nella propria metà campo. I Blues, infatti, poche volte si ritrovano nella zona difensiva biancorossa: l’unico contropiede londinese non viene sfruttato a dovere da Ramires.
La partita per Mourinho & Co. si fa più difficile quando, al 17’, il portierone Petr Cech è costretto ad uscire per infortunio. Il nazionale ceco, nel tentativo di respingere un pallone sopra la traversa, viene steso da Raúl García, provocandogli un infortunio al ginocchio. Il numero 1 viene poi trasportato direttamente in ospedale per accertamenti. Al suo posto, il quasi 42enne australiano Mark Schwarzer, il giocatore più “anziano” ad aver debuttato in Champions League (record raggiunto l’11 dicembre contro la Steaua Bucarest).
Nella ripresa, il monologo Atlético non cambia. I “materassai” si fanno avanti in più occasioni, ma la cosa che più è mancata agli spagnoli è la precisione. I biancorossi, infatti, si mostrano superiori in mezzo al campo rispetto agli inglesi, ma i tiri sono stati, comunque, scarsi. Poche conclusioni, infatti, e, quei pochi tiri concessi, non sono andati a buon fine.
L’unico vero brivido per Schwarzer è una punizione di Gabi, su cui l’estremo difensore australiano respinge bene in angolo. Nell’azione del fallo di mani, Lampard, già ammonito, viene graziato dall’arbitro Eriksson, scatenando le proteste dei madrileni che danno il via ad un parapiglia. Ammoniti, per questo, Mikel del Chelsea (diffidato, salterà il ritorno) e Gabi dell’Atlético.
Per il Chelsea di Mourinho, che perde per infortunio anche il capitano Terry, solo qualche occasione non andata in porto. Ci prova prima Lampard da fuori, ma il tiro è centrale; poi, David Luiz calcia alto una punizione pericolosa guadagnata dal “niño” Torres con conseguente ammonizione per Miranda.
Spauracchio finale un colpo di testa di Diego Costa, centrale e di facile presa per Schwarzer.
Termina 0-0, dunque, l’attesissima semifinale di Champions League tra Atlético Madrid e Chelsea. Dopo il “pareggio” verbale tra i due allenatori, arriva anche il pari sul campo. Chi andrà in finale a Lisbona? Si deciderà tutto al ritorno allo Stamford Bridge.