Un pizzico di sano sciovinismo – una volta tanto – non guasta. L’Italia del pallone, non cosi’ amata dai vertici politici (vero Blatter e Platini?) si prende la sua revanche. Tre squadre su tre (en plein) qualificate agli ottavi di finale di Champions League ed Italia, per il momento, regina d’Europa.
Perdono almeno un pezzo, infatti, le altre corazzate del vecchio continente, comprese quelle in grande periodo d’ascesa. Scontati gli approdi alla fase ad eliminazione diretta di Real Madrid e Barcellona (restano favorite per il trofeo che verrà assegnato il 19 maggio a Monaco di Baviera), la Spagna e’ costretta a salutare il Valencia ed il Villareal.
Al ribasso – e di parecchio – le quotazioni inglesi: vanno avanti Arsenal e (con qualche affanno) Chelsea, ma strada sbarrata a sorpresa per le due armate di Manchester. United ingloriosamente messo fuori dal sorprendente Basilea; City di Roberto Mancini che s’inchina al Napoli (visto storico alle fasi finali per la societa’ campana). I partenopei passano prepotentemente per 2-0 al “Madrigal” di Villareal e rendono vana la pari affermazione dei Citizens sui tedeschi del Bayern Monaco gia’ qualificato.
Teutonici in festa anche a Leverkusen, dove il Bayer stacca il tagliando qualificazione; mentre si sorride meno a Dortmund per l’eliminazione del Borussia. E’ certamente Nicosia il luogo dove i festeggiamenti erano meno aspettati: i ciprioti dell’Apoel costituiscono la vera sorpresa di questa edizione dell’antica Coppa dei Campioni. Per tornare all’Italia, Inter e Milan fanno appieno il loro dovere durante la prima fase. I ragazzi di Ranieri (quanti guai in campionato) vincono il proprio girone, mentre i rossoneri arrivano secondi dietro un lunare Barcellona.
I sospetti riguardano, vivaddio, la formazione francese del Lione classificatasi seconda per il rotto della cuffia a spese dei lanceri di Amsterdam dell’Ajax. Vincendo nell’ultimo turno a Zagabria contro la Dinamo hanno agganciato in classifica proprio i tulipani, sconfitti in casa dal Real Madrid. Pari lo scontro diretto, diventava decisiva la differenza reti. I francesi dovevano vincere per lo meno con cinque gol di scarto per ribaltare la situazione di partenza, di sofferenza nei confronti dell’Ajax.
Difficilissimo con gli equilibri caratterizzanti le gare degli anni 2000. In Croazia il primo tempo finisce 1-1. Pronti via, e nella ripresa il Lione infila 3 reti in appena 6′ (sei minuti)! Diventeranno 7 i gol alla fine, a sancire il passaggio del turno. Alcune telecamere hanno intercettato, pero’, dopo il gol del 5-1, quello che sembra un occhiolino: il difensore croato Vida strizza l’occhio all’attaccante Gomis? Non solo: e’ evidente nel filmato la mano sinistra del difensore con il pollice alzato in ipotizzabile segno d’intesa.
In Olanda sono apoditticamente ed elegantemente distaccati, in attesa di indagini Uefa. Che pero’ non sembra credere a combine… Beati loro, vero presidente Platini?
Francesco Rella @Fallo Sapere