CHAPPiE e la nuova religione transumanista

Creato il 08 novembre 2015 da Neovitruvian @neovitruvian

Chappie è un film su un poliziotto robot con un’avanzata intelligenza artificiale che viene sequestrato da dei gangster. Tuttavia, la vera storia del film è raccontata attraverso simboli e allegorie: Chappie parla dell’abbandono delle vecchie religioni per una nuova e futuristica, religione transumanista.

Attenzione: Spoilers!

Chappie è stato creato da Neill Blomkamp, il regista sudafricano creatore di District 9 e Elysium. Come nei suoi due film precedenti, Blomkamp nasconde un messaggio più profondo dietro le armi, i robot e i gangster, uno di quelli che ha a che fare con il regno spirituale.

A prima vista, il film sembra essere uno strano miscuglio di fantascienza ed estetica Zef (cultura sudafricana di strada sostenuta dal duo rap Die Antwoord, co protagonisti nel film), tuttavia vi e’ una più che sufficiente presenza di simbolismo, soprattutto biblico, da avere un secondo livello interpretativo. In effetti, la storia di un robot senziente che diventa consapevole della propria “mortalità” (la sua batteria sta per esaurirsi) evoca questioni religiose ed esistenziali nel mondo reale in cui robot intelligenti sono in procinto di mescolarsi con l’umanità. Tuttavia, il film non solleva questioni o invita alla riflessione. Propone semplicemente una risposta. E quale risposta, apparentemente, può realizzare ciò che le religioni hanno promesso fin dall’alba dei tempi: l’immortalità. La risposta fornita da Chappie? Il Transumanesimo.

TRANSUMANESIMO

Il concetto di transumanesimo è stato citato spesso su questo sito perché è una parte importante dell’agenda illuminata. In poche parole, il transumanesimo riguarda la fusione di esseri umani con i robot, al fine di creare un uomo “migliorato”. Insieme al lato pragmatico e scientifico del transumanesimo vi e’ un sistema filosofico, che rifiuta soprattutto concetti quali la perfezione della creazione e l’inferiorita’ dell’uomo nei confronti di Dio.

Max More, il padre del transumanesimo, ha eloquentemente descritto il pensiero spirituale dietro il movimento nel suo saggio del 1990 “Elogio del Diavolo”. Ecco un estratto: (è possibile scaricare l’articolo originale completo qui).

“Il Diavolo – Lucifero – è una forza del bene (dove io definisco ‘buono’ semplicemente quello che apprezzo, non volendo implicare alcuna validità universale o necessità di orientamento). Lucifero significa “Portatore di luce ” e questo dovrebbe cominciare a darci indizi sulla sua importanza simbolica. La storia ci dice che Dio scaccio’ Lucifero dal cielo perché Lucifero comincio’ a mettere in discussione Dio diffondendo dissenso tra gli angeli. Dobbiamo ricordare che questa storia è raccontata dal punto di vista dei deisti (se posso coniare un termine) e non da quella dei luciferiani (userò questo termine per distinguerci dai satanisti ufficiali con i quali ho differenze fondamentali ). La verità può benissimo essere che Lucifero se ne sia andato volontariamente dal cielo.

Dio, essendo tendenzialmente un sadico, avra’ voluto tenersi Lucifero da vicino in modo da poterlo punire cercando di farlo tornare sotto il suo potere (di Dio). Probabilmente ciò che realmente è successo è che Lucifero è arrivato ad odiare il regno di Dio, il suo sadismo, la sua richiesta di pedissequa conformita’ e obbedienza, la sua rabbia psicotica in qualsiasi visualizzazione di pensiero e di comportamento indipendente. Lucifero si rese conto che non avrebbe mai potuto pensare completamente per se stesso e non poteva certamente agire indipendentemente fintanto che era sotto il controllo di Dio. Lascio’ quindi il cielo, quel terribile stato-spirituale governato dal cosmico e sadico Geova, accompagnato da alcuni degli angeli che avevano avuto il coraggio di mettere in discussione l’autorità di Dio. Lucifero è l’incarnazione della ragione, dell’intelligenza, del pensiero critico. Si alzo’ contro il dogma di Dio e contro tutti gli altri dogmi. Si levo’ per l’esplorazione di nuove idee e nuove prospettive nella ricerca della verità. ”
– Max More, Elogio del Diavolo, Atheist Note 003

Come si può vedere, Lucifero viene descritto come una forza del bene che dà all’umanità gli strumenti per combattere la tirannia di Geova. Questa visione è perfettamente in linea con la dottrina di Lucifero come insegnato nelle società segrete occulte.

Chappie fornisce un sacco di esempi in termini che tutti, soprattutto i giovani, possano capire. Per lo più, si vende un’idea che è stata promossa in tutti i tipi di media, in particolare nei videogiochi: Un corpo robot è meglio di un corpo umano.

PREMESSA

Nel 2016, la città di Johannesburg, in mano alla criminalita’, ha sostituito tutta la sua forza di polizia con robot intelligenti programmati per combattere il crimine. Questi robot sono incredibilmente efficaci e vantano un enorme vantaggio rispetto ai loro omologhi umani: essi non possono morire e possono essere riparati facilmente.

Questo robot viene riparato velocemente e facilmente da un operaio. Non è possibile sostituire il braccio di un poliziotto umano cosi’ facilmente, questo è sicuro. Il film enfatizza molto la durevolezza e praticità di robot contrapposta alla fragilità dei corpi organici. Inquesto modo le masse si sentono fragili e vulnerabili nei loro corpi. Far capire al popolo la superiorità dei componenti robotici è un elemento importante dell’agenda transumanista.

Deon Wilson, il creatore di questi robot poliziotto è ampiamente elogiato per la sua invenzione. Lui però ha un progetto più importante in cantiere: un robot con un’intelligenza artificiale così avanzata che può imparare da solo, avere sentimenti e anche scrivere poesie – Chappie.

Chappie viene “rapito” da una coppia di gangster che vogliono istruirlo a dovere per poi commettere crimini. Ne consegue in tal modo una serie di avventure esilaranti che a malapena hanno senso. Tuttavia, al di là dell’azione si vuole raccontare una storia con dimensione spirituale. Prima che questo accada, però, il film fa in modo di farvi amare quel robot rendendolo il piu’ umano possibile.

UMANIZZARE IL ROBOT

Anche se non è vivo e non e’ un essere umano, Chappie è completamente umanizzato nel film. Perché la sua intelligenza artificiale ha bisogno di imparare tutto da zero, Chappie inizia con l’affascinante innocenza e l’ignoranza di un bambino. Yolandi diventa rapidamente la sua “mamma”, trattandolo come un bambino. A un certo punto dice:

“Lui è così carino! E ‘come un bambino. “

Gli legge addirittura racconti della buonanotte.

Yolandi mette la mano sul cuore di Chappie … come se ne avesse uno.

Dopo aver letto una favola, Yolandi racconta a Chappie un mucchio di cose che non hanno nulla a che vedere con un robot. Lei, tuttavia, non sembra farci caso.

“Non è l’esteriorita’ a renderti speciale. E’ quello che hai dentro. Questo è ciò che ti rende diverso. La tua anima.

Vedi … L’esterno, è solo temporaneo. Quando si muore, l’anima va…in un altro posto. La cosa dentro … questo è quello che mamma ama. Mamma ti ama. “

Yolandi abbraccia poi il robot.

Chappie va in giro con una bambola a somiglianza della madre. L’audience si emozionera’ di fronte a questa scena

Ad un certo punto, vediamo Yolandi andare in giro con una t-shirt (che a quanto pare si e’ cucita tra le varie sparatorie) con Chappie con un cuore rosso. Stanno veramente cercando di umanizzare quel robot.

Ora che l’audience ama il robot, vediamo Chappie andare incontro a difficili prove.

Il papà di Chappie lo lascia in strada per fare esperienza. Finisce per essere picchiato da un gruppo di teppisti cn una musica drammatica in sottofondo. Poooovero Chappie! :(

LA LOTTA SPIRITUALE

Mentre l’intelligenza di Chappie cresce, esso si trova di fronte alle stesse domande esistenziali che hanno fatto scervellare gli esseri umani fin dalla notte dei tempi. Si è inoltre esposto a due filosofie opposte.

In un primo momento, Chappie interagisce principalmente con colui che lo ha creato, Deon. Costantemente riferendosi a se stesso come “al suo creatore”, il film suggerisce con forza che Deon è, per il robot, Dio – noto anche come “il creatore”.

Il creatore insegna a Chappie la parola orologio

Sapendo che Chappie è circondato da loschi figuri, Deon tenta di insegnargli valori e principi morali.

“Chappie ti chiedo di avere rispetto per me. Io sono il tuo creatore. Ascoltami, io sono il tuo creatore. Ti ho portato in questo mondo, va bene? Seriamente. Non devi farti coinvolgere nelle scelte di vita di queste persone. Niente narcotici, rapine, delitti.

E devi promettermi, che non farai nessuna di queste cose, va bene? Non si può rompere una promessa. “

La mamma e il papà di Chappie hanno tuttavia hanno una rettitudine morale inferiore a quella del creatore. Il papà di Chappie è desideroso di insegnargli che il mondo è un posto crudele selvaggio dove solo i forti sopravvivono.

Insegnandogli la dura realtà della vita e rendendolo consapevole della propria mortalità, Ninja fa ribellare Chappie contro il suo creatore.

Dopo aver assistito ad una lotta tra cani, Ninja dice a Chappie:

-Li fuori… tra la natura … è difficile. O sei quel cane [indicando il cane che è ancora vivo] o quel cane [indicando il cane morto]. Se vuoi sopravvivere, Chappie … devi combattere. Cosa farai quando la batteria si esaurisce?

-Io muoio? Chappie morire?

-Deon, ti ha messo in un corpo danneggiato.

-Deon Il mio creatore. Non ha alcun senso. Non mi avrebbe creato perche’ potessi morire. Deon mi ama, papà.

-Puoi avere un nuovo corpo, ma ci vuole un sacco di denaro.

In questo breve dialogo, otteniamo un importante pezzo di filosofia transumanista e del suo sottofondo spirituale. Come un robot intelligente che ha preso coscienza della sua mortalità, Chappie si rende conto che il suo creatore lo ha messo in una situazione in cui la morte è inevitabile e che l’unico modo di uscirne (reati) è proibito.

Mentre Deon, il creatore, insegna valori morali, Ninja fa appello al suo lato animalesco, materialistico. Si paragona a un cane in una lotta tra cani. Su un punto di vista spirituale, è Satana che si oppone a Dio.

La targa della vettura di Ninja con un 666. Oltre ad un inno ai valori shock dello Zef, il numero 666 indica che Ninja rappresenta Satana, colui che si oppone al creatore.

Dopo aver abbracciato lo stile di vita da gangster di Ninja, Chappie incontra di nuovo il suo creatore. Ne segue una finestra di dialogo che può anche essere interpretata come un dialogo tra l’uomo e Dio stesso.

– Il papa’ mi ha parlato di te, Deon. Di come mi hai fatto in un corpo che morirà. Tu sei il mio creatore. Perché mi fai in modo che possa morire?

-Non ti ho fatto perche’ morissi, Chappie.

-Voglio Vivere, voglio stare qui con la mia mamma. Io non voglio morire.

-Sei diventato molto più di quanto abbia potuto mai immaginare. Come facevo a sapere che saresti diventato … tu?

In questa finestra, Deon dice che non poteva prevedere che Chappie si sarebbe trasformato in un robot così intelligente e consapevole. Questo è un riflesso della filosofia transumanista dove si ritiene che l’umanità abbia raggiunto il livello di intelligenza che supera il resto della creazione e che Dio è ingiusto nel limitare il suo potenziale mettendolo in un mondo fisico in cui e’ destinato a morire. Credendo di poter trascendere questo stato mortale per diventare dei, i transumanisti cercano con tecnologia umana di ottenere niente di meno che l’immortalità – l’obiettivo finale della maggior parte delle religioni (che in genere fanno riferimento all’immortalità spirituale).

Il software di Chappie si chiama genesis.dat. E ‘ancora un altro sottile riferimento al tema biblico di fondo del film.

Mentre Chappie cerca di sfuggire dal suo corpo per sfuggire alla morte inevitabile (la sua batteria si sta esaurendo) Deon continua dicendogli che è impossibile e che avrebbe dovuto semplicemente accettare il suo destino. Chappie è tuttavia convinto di poter acquisire le conoscenze necessarie per raggiungere il suo obiettivo, respingendo efficacemente gli avvertimenti del suo creatore.

-Il problema è più grande della tua batteria. Perché tu sei consapevole. Non si può copiare perché non si tratta di dati. Non sappiamo cosa sia la coscienza … non possiamo spostarla.

-CHAPPiE Può capire. Posso sapere che cosa è, e poi transferirmi.

-Non Puoi spostarla, mi dispiace.

-Tu Mi ha detto che non devo permettere a nessuno di dire che io non posso fare qualcosa. Papà dice che può procurarmi corpi per denaro. Ti odio … vai via.

Questa finestra rappresenta il rifiuto transumanista della convinzione che “giocare a fare Dio” sia sbagliato. I transumanisti hanno piena fiducia nella scienza e nella tecnologia per raggiungere l’immortalità.

Vi è tuttavia un ostacolo principale nella ricerca di Chappie: Vincent Moore, un coglione … che è anche un cristiano.

IL TIPO CRISTIANO E (CATTIVO)

Come Deon, Vincent Moore progetta robot nell’azienda Tetravaal. Il suo robot è terribile.

Vincent Moore, la nemesi di Chappie indossa un pendente con una croce, indicando il fatto che e’ un cristiano. Dietro di lui è il poliziotto robot che ha creato, Moose.

Anche se non è immediatamente evidente, il film lascia abbastanza indizi per indicare che Moore è un convinto cristiano. Per esempio, dice a Deon che dovrebbero andare in chiesa insieme (minacciandolo poi con una pistola). Più tardi, quando sente parlare di Chappie di vita eterna, vediamo Moore farsi il segno della croce. Chiama poi Chappie un “disadattato senza Dio”. Mentre Chappie diventa sempre più consapevole, Vincent, si trasforma nel “cattivo” del film continuando a scontrarsi con Chappie e il suo creatore.

Mentre Deon ha creato poliziotti intelligenti, autonomi che vengono utilizzati dalle forze di polizia Johanessburg, il robot di Vincent è una grande inefficace e muta macchina che non ha la facolta’ di pensare da sola. In effetti, ha bisogno di un uomo per dirgli cosa fare. Che il Moose voglia rappresentare i cristiani che non sanno pensare in maniera autonoma?

Vincent controlla il suo stupido robot con i computer

Una cosa è certa, Vincent odia Chappie e tutto ciò che esso rappresenta. A un certo punto, lo rapisce e gli fa male male.

Vincent stacca uno degli arti a Chappie solo per il gusto di farlo. Anche se fondamentalmente stanno segando via una parte di un robot in titanio, il film trasforma la scena in un crimine orrendo, con chappie che supplica pietà. Questo rende gli spettatori proni a pensare: “Poooovero chappie :( odio davvero Vincent”

Vincent dice a Chappie:

“Lo sai che e’ un semplice programma di IA a farti pensare che sei reale. Sai cosa? Non lo sei. Sei solo un mucchio di fili. “

Ha ragione. Ma, visto che è il cattivo, gli spettatori credono che si sbaglia. Inoltre, come cattivo, Vincent fa altre cose terribili: Scatena il chaos spegnendo ogni singolo poliziotto robot di Johannesburg. Poi usa il suo robot Moose per uccidere la mamma di Chappie.

Chappie impazzisce. Trova Vincent e lo pesta a sangue.

Dal momento che non è un robot, Vincent non può facilmente recuperare i danni subiti.

Alla fine, più o meno tutti gli umani attorno a Chappie vengono gravemente feriti dal Moose. Qual è la risposta per salvare tutti questi fragili umani? Trasformarli in robot, naturalmente.

ROBOTIZZANDO GLI UMANI

Dopo avee umanizzato il robot per renderlo facilmente riconoscibile e “adorabile”, il film procede a robotizzare gli esseri umani. Infatti, le persone più vicine a chappie, il suo creatore e la sua mamma, si trovano ad affrontare la morte perché sono stati fucilati.

Sebbene sia il creatore Dion e’ umano e fragile se comparato ai Robot

La mamma e’ stata colpita dal Moose ed e’ morta…non per molto

Fortunatamente per loro, Chappie ha scoperto come salvare tutta la coscienza di una persona su un singolo file e ha scoperto come caricarla nel corpo del robot. In breve, ha trovato un modo per rendere gli esseri umani e i robot intelligenti immortali. Chappie è quindi il salvatore dell’umanità … e dei robot.

Dopo che la sua coscienza è stato trasferita in un corpo robotico, Deon tocca il suo corpo morto. Corpo umano e debole addio, salve corpo robotico in titanio.

Poiché Chappie salvò la coscienza di sua mamma su un drive USB, può anche portare in vita i morti. E’ stato quindi resuscitato… come Gesù.

Yolandi ottiene un corpo robotico a sua somiglianza

IN CONCLUSIONE

Dopo aver compreso il sottofondo filosofico del film, chappie diventa meno un prodotto di intrattenimento e più uno spot per il transumanesimo. Sotto gli effetti CGI vi sono argomenti imploranti per il transumanesimo come l’unico modo per raggiungere la salvezza umana.

Dal momento che il transumanesimo riguarda la fusione degli esseri umani con i robot, il film offusca la linea tra ciò che rende un uomo umano e ciò che rende un robot un robot. In primo luogo, Chappie è completamente umanizzato – egli viene mostrato crescere dall’innocenza infantile al genio salvatore dell’umanita’. Egli vuole anche molto bene alla sua mamma. Il film spazia inoltre su questioni come: I robot intelligenti sono “reali”? Hanno diritti? E così via.

Poi, dopo aver accuratamente visualizzato la fragilità del corpo umano, il film procede a rappresentare la robotizzazione degli esseri umani come modo per raggiungere l’immortalità. Come si è visto sopra, questa robotizzazione è stato raggiunta dopo un periodo di tribolazione tra Chappie e il suo creatore che può essere interpretato come un periodo di tribolazione tra l’umanità e Dio. Infatti, attraverso la ribellione di Chappie contro il suo creatore per diventare immortale (e diventare un produttore di se stesso), il film descrive la ribellione del transumanesimo contro le religioni che considerano le creazioni di Dio come perfette e immutabili. Per i transumanisti, Dio ha lasciato l’uomo in un corpo imperfetto a vivere in un mondo fisico pericoloso. Cio’ deve essere corretto. Come Max More ha dichiarato:

“Basta dei, basta fede, basta rimorsi. Sbarazziamoci delle nostre vecchie forme, della nostra ignoranza, della nostra debolezza e della nostra mortalità. Il futuro appartiene alla postumanità. ”
– Max More, In diventare postumano.

Anche se la retorica transumanista va contro le religioni, essa tuttavia richiede di avere fede cieca nella scienza e nella tecnologia per salvare l’umanità e per raggiungere l’immortalità. E Chappie è uno dei suoi tanti libri sacri.

Fonte