Nemmeno una traccia rimane di molti poveri disgraziati
che a un certo punto hanno vissuto qui.
Questa tazza da punch in argento
apparteneva a una casa turrita.
È ancora in piedi – ma il roseto
e le betulle non ci sono più da tempo.
I muretti di pietra nei boschi
raccontano un’altra storia, che tutto quello
che i sogni hanno predetto è successo:
la giovane donna raggomitolata nel letto
nuda e tremante per il freddo
portava ancora il velo che portava in chiesa.
Le bambine che ammirano i quadranti degli orologi
nella vetrina del gioielliere
non sanno ancora dire l’ora – e io neppure.
In primavera le nostre strade sono piene di fango.
Le notizie del mondo esterno arrivano
più in fretta ma ancora ci trovano confusi.