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Charlie Chaplin pronto a far le valigie, eterno vagabondo. Anche il cinema che porta il suo nome rischia di chiudere a Cremona. Interrogazione del Pd

Creato il 02 luglio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Vogliono obbligarci a vedere solo i film di Cremona Po, il centro commerciale voluto dagli amici degli amici? Bisogna proprio svuotare il centro storico con cura metodica, danneggiando clamorosamente i commercianti? E’ il risultato di molti provvedimenti che puntigliosamente non si fermano anzi si assommano dando risultati efficacissimi. Neanche Charlie Chaplin, col suo senso dell’umorismo patetico, anzi neanche il cinema Chaplin potrebbe resistere alla crisi delle sale cinematografiche. Resistono per i noti, terribili motivi, solo le multisale. Il Partito democratico sollecita il Comune a occuparsene. Anche perché, come i cinefili ben sanno, il Chaplin si è distinto spesso dal cinema di consumo, commerciale, che ha comunque altri motivi d’essere. Ma perché punire il buon gusto e nello stesso tempo il centro storico???

Chiusura sale cinematografiche in città. Interrogazione del Pd

I sottoscritti Consiglieri Comunali, PRESO ATTO delle notizie circa le difficoltà gestionali del CINEMA CHAPLIN e del rischio di una sua eventuale chiusura; RILEVATO • che se ciò accadesse Cremona avrebbe una sola sala, piccola e non sempre disponibile in città, una carenza che fa seguito alla graduale scomparsa di sale, ultima la chiusura del Tognazzi, che hanno costituito in passato un patrimonio e un’occasione culturale per l’intera comunità;RICORDATO • che da anni non esiste nel bilancio alcun capitolo dedicato al tema “cinematografia”; • che i  film d’essai, proposti dal Chaplin, hanno coperto un vuoto e hanno saputo svolgere nel tempo un’azione importante non solo per gli appassionati di cinema, ma per dare valore e promuovere il cinema di qualità;• che tale impegno è stato riconosciuto sia a livello regionale che ministeriale;• che, a differenza di Cremona  la vicina città di Piacenza ha 4 cinema con 10 sale complessive e in pieno centro storico; si chiede al Sindaco e all’Assessore alla cultura,• se e come si pensa di contrastare questo fenomeno;• se non  si intenda avviare un percorso  collaborativo e di sostegno  alle poche attività cinematografiche rimaste sul territorio e che attualmente non ricevono alcun contributo pubblico.Caterina Ruggeri   GianCarlo Corada   Gianfranco Berneri. 

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