Il numero 1084 del settimanale Internazionale, in edicola in questi giorni, propone nella rubrica Graphic journalism un servizio grafico realizzato da Isik, illustratrice francese che vive a Istanbul. Nelle sue Cartoline da Kobane, città del Rojava, il Kurdistan siriano, Isik ci ricorda che degli uomini e delle donne stanno realizzando un'utopia: costruire uno stato governato dal basso, nel quale donna e uomo hanno gli stessi diritti, l'ambiente è rispettato e il modello economico è anticapitalista. La loro rivoluzione sta fieramente resistendo da mesi all'offensiva dell'Isis.Charb, il direttore del settimanale satirico Charlie Hebdo, assassinato insieme ad altre undici persone nell'attentato terroristico avvenuto mercoledì 7 gennaio a Parigi contro la sede del suo giornale, aveva scritto le seguenti parole a proposito della lotta condotta dai curdi contro i fondamentalisti islamici:
"Io non sono curdo, non conosco una parola di curdo, non sono in grado di citare nessun autore curdo. La cultura curda mi è del tutto estranea (...) Ma oggi, io sono un curdo, penso in curdo, parlo in curdo, canto in curdo e piango in curdo. I curdi assediati in Siria non sono curdi, loro rappresentano l'umanità stessa che resiste alle tenebre. Loro difendono le loro vite, le loro famiglie e la loro patria. Che lo vogliate o meno, rappresentano l'anima della resistenza contro l'Isis. Ci stanno proteggendo, non solo dall'Isis ma anche dalla barbarie (...) Oggi, sono i curdi ad esistere contro la morte e il cinismo."