L’intervista è scritta sotto forma di dialogo. Chavez esprime le sue sincere convinzioni nazionaliste, confida le impressioni successive al tentato colpo di stato subito dal suo governo nell’aprile 2002, affronta, anche i temi della nuova Costituzione democratica del Venezuela e i suoi programmi sociali. Inoltre, fa delle riflessioni sulle relazioni con gli Stati Uniti e l’importante aiuto ricevuto da Cuba.
Emergono anche delle confidenze sulla sua vita privata , la sua formazione, la famiglia, i figli; ma anche sull‘ importanza e l’influenza della figura di Che Guevara in America Latina e le sue speranze per il futuro. Attraverso le sue parole emerge anche il coraggio, l’eroismo e la pazienza del popolo venezuelano che crede nel miglioramento e nel cambiamento e dà l’appoggio al proprio presidente.
Un’intervista interessante, che fa comprendere meglio la figura di Chavez e la sua importanza nel processo di cambiamento del Venezuela. Una figura che in Occidente non ha avuto il giusto risalto, a causa delle sue idee socialiste innovative, ma che merita di essere conosciuta e apprezzata.
La morte prematura di Chavez lascia il popolo venezuelano orfano di un grande leader, tuttavia l’importante messaggio lasciato da lui rimane per infondere coraggio e fiducia: “Credo che questo secolo sia il nostro secolo, noi non siamo i dannati della terra, noi dobbiamo essere, come diceva Bolìvar, il nuovo genere umano”.
Chavez: l’ultimo comandante by Beatrice Gricinella is licensed under a Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Unported License.