Forse è questo il titolo più indovinato per il film di Zalone.
Italiani, meridionali (in particolare pugliesi) dotati di tanta, ma tanta ironia, ridono alle battute di Checco Zalone. Ok, fa ridere…da sbellicarsi la scena con la nonna! Ma si può andare fieri nell’essere fonte d’ispirazione per tutto questo?
Ignoranti, cafoni, presuntuosi, raccomandati, raccattatori, bigotti, inefficienti sul lavoro, ossessionati dal cibo e tanto altro ancora… Questo è il ritratto dell’italiano medio incarnato da Zalone.
Cetto, Checco… l’attuale situazione dell’Italia e degli Italiani… sono infastidita. Non riesco a godermi le battute. Perché Cetto e Checco non sono più delle eccezioni, ma delle regole. Non faccio fatica a guardarmi intorno e vedere gente che assomiglia a loro e non mi fanno ridere per niente.
Perlomeno, Checco si fa perdonare perché crede nei valori genuini dell’amore, della famiglia e dell’amicizia.
Potrebbe diventare il motto degli Italiani:
Qualunquemente, che bella giornata!
Sforziamoci di far emergere qualcosa di buono anche lì dove non c'è.