Che brutta storia!

Da Astonvilla

Si parla molto della vicenda riguardante i 3 italiani  imprigionati a Bayamo per l'omicidio di una bambina di 12 anni,non sono sicuro ma sicuramente fui uno dei primi a parlarne qua' a fine dicembre scorso,al ritorno da un mese a Las Tunas.
Me ne parlo' un italiano che conoscevo e che a sua volta conosceva uno degli inquisiti.
Mi racconto' la storia e mi disse che un quarto italiano era riuscito a farla franca partendo il giorno successivo per l'Italia ma vedo che di questo ultimo particolare si sono perse le tracce.
Poi ho letto un po' di cose non ultime le notizie riportate da Arco nel suo blog.
Mi vengono in mente un paio di cose;la prima e' che difficilmente a Cuba,da turista,ti trovi invischiato in situazioni simili se qualcosa non hai fatto,la seconda e' che uno non si alza la mattina dicendo "quasi quasi oggi mi faccio una ragazzina di 12 anni"
Ne parlo col massimo rispetto e la massima discrezione visto che e' in corso un indagine di cui,fra l'altro,non so nulla,voglio dire...a Las Tunas ci sono 3/4 elementi che hanno un certo tipo di gusti in fatto di ragazzine,non si arriva agli eccessi dell'eta' della bambina in questione ma chi sono quelli che amano andare con le minorenni e' ben risaputo.
Lo so io che sono un turista qualunque figuriamoci se non lo sa la policia....a Cub a poi....
Voglio dire che e' possibile che fosse risaputo che questa gente av esse certi gusti,risaputo dai cubani,dalle ragazze e di conseguenza dalla polizia.
Ripeto questo a prescindere dall'episodio in questione.
A Tunas un italiano venne piu' volte avvisato,prima gli fecero arrivare...messaggi,poi fu convocato en terzera e quindi un bel giorno al suo arrivo a Cuba fu rimesso nello stesso aereo e rimandato a casa e da allora non si e' piu' visto in circolazione.
Se questi personaggi,e sottolineo il se,avevano questi gusti mi chiedo perche' permettergli di tornare ancora e poi ancora a Cuba?
Perche' non intervenire prima magari con una convocazione in commissariato o qualcosa di simile?
Al final una tragedia come quella era davvero inevitabile?