che buon gelato alle Canarie!

Creato il 14 marzo 2013 da Sara
Corralejo dove sbarchiamo è all'estrema punta nord dell'isola, ben più grande di Lanzarote, un autobus di linea ci porterà armi e bagagli a Costa Calma a un'ottantina di chilometri verso sud dove risiederemo.
Confesso che  Fuerteventura non è stato amore a prima vista come Lanzarote, la natura è bellissima ma meno prorompente e assoluta, i colori non sono così forti, la lava è più antica e dunque non così nera, meno stimoli culturali e soprattutto non c'è la mano di César Manrique a vegliare sull'integrazione natura-architettura e che nulla offenda il paesaggio, l'impressione di tante cose in divenire e altre spuntate in tutta fretta come funghi dopo il temporale;  non a caso Fuerteventura ha scoperto la propria vocazione turistica più tardi delle altre isole e forse vuole recuperare troppo in fretta il tempo perduto.
 Sull'isola c'è di tutto, un mix non sempre felice di cose e case, montagne brulle, paesaggi incontaminati e centinaia di villette a schiera, spiagge chilometriche meravigliose e bianchissime, vecchi borghi di pescatori e località urbanisticamente artificiali e disegnate a tavolino come Costa Calma, a circa metà dell'isola. Non ha un nome casuale, si chiama così perché più riparata dal vento che anche a Fuerteventura non manca mai. Costa Calma è senza fascino, non c'è l'atmosfera di un paese che ha conosciuto una storia con la sua piazza, la chiesa al centro e i vicoli animati, solo un agglomerato di costruzioni. Proprio di tutto dicevo, anche il nostro albergone stile spagnolo-moresco, anche la Konditorei Berlin per gli innumerevoli tedeschi che sull'isola la fanno da padrone e anche una statua di Buddha davanti alle montagne per una SPA locale.


Poi ho capito, una volta ancora, che è sempre sbagliato fare paragoni, ogni luogo ha le sue peculiarità e Fuerteventura ancora di più della naturalisticamente austera Lanzarote è allegramente vacanziera per tutte le età, un paradiso per chi ama il mare con tutte le sue attività, le passeggiate sulle interminabili spiagge, un clima temperato tutto l'anno.

Situato tra lunghe spiagge sabbiose, all'estremità sud di Fuerteventura si trova il bellissimo Morro Jable, (la nostra prima gita fuori porta), un antico villaggio di pescatori cresciuto in anni recenti fino a diventare la maggiore località turistica dell'isola. Come a Playa Blanca sull'isola di Lanzarote, c'è la lunga passeggiata sul mare che si sviluppa intorno al golfo collegando il vecchio borgo con la parte nuova della città, costruitissima e gremita all'inverosimile di negozi, alberghi, appartamenti.

C'è anche un negozietto di pesci Piranha, si fa per dire, che si mangiano le pellicine dei piedi, e l'amica Marina si fa tentare dall'esperienza che la sottoscritta ha già sperimentato a Siam Reap in Cambogia. Veramente straordinaria però tutta la zona lagunare intorno al faro, la "Playa del Matorral", un ecosistema protetto del litorale costiero.
 Una cosa comunque la posso affermare con assoluta certezza: servito in coppa o in cono alle Canarie il gelato lo fanno bene perché ho visto un delizioso carlino leccarsi i baffi a Puerto del Carmen e gli scoiattoli non da meno alla Playa del Mattorral di Morro Jable. Non so cosa ne pensino in proposito gli altri amici che passeggiavano da quelle parti.


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