CHE CI IMPORTA DEL MONDO - SELVAGGIA LUCARELLI
RIZZOLIViola ha trentotto anni e, dopo un matrimonio lampo, vive sola con suo figlio Orlando, un bambino acuto e bigotto. Opinionista di successo nei salotti tv più popolari del Paese, Viola si è ritagliata il ruolo di femminista rampante e severa fustigatrice di usi e costumi maschili. Il pubblico femminile la ama per la sua apparente spietatezza, gli uomini la temono, ma quello che fan e detrattori non sanno è che Viola recita una parte che non le appartiene: la sua vita sentimentale è una disastrosa sequela di tentativi falliti che nascondono l'incapacità di dimenticare l'ex, Giorgio, in corsa per diventare il candidato sindaco della città. Tra cene con uomini improbabili, chiacchiere disincantate con le amiche, telefonate rabbiose dell'ex marito e dialoghi col figlio moralista, Viola cercherà la propria strada, provando a tenere insieme, con fatica, la sua vita da single, quella di madre e quella di celebrità televisiva. Il tutto sembra reggere, finché sentimenti e politica non si intrecciano inaspettatamente e una scoperta traumatica non le fa commettere un errore imperdonabile.
Amo la tv trash, anzi, oserei dire che più è trash più mi piace, perchè, dai, ammettiamolo: le litigate dei talk-show sono più di intrattenimento di qualsivoglia altro programma serioso.
E chi può assurgere meglio al ruolo di
regina dei talk-show più di colei che ha fatto d
elle litigate televisive un mestiere?
Sto parlando, ovviamente, di
Selvaggia Lucarelli, per la quale ho sempre avuto un debole, grazie alle strigliate che zittivano ogni uomo che osava contraddirla nei salotti pomeridiani della tv.
La vera ammirazione, però, l'ho provata solo dopo saver conosciuto l'altro lato di quest'esilarante personaggio mediatico, quello meno conosciuto, ma più ricco di sfaccettature, ovvero la Selvaggio scrittrice.
Mi sono innamorata del suo libro
"Che ci importa del mondo" perchè l'ho trovato ricco di sarcasmo mai incattivito nè volgare, genuino e spontaneo, proprio come è lei.
L'
ironia intelligente già emergeva dai suoi pungenti tweet e articoli del suo blog, ma in questo libro ha dato il suo meglio perchè è riuscita a rendere esilarante momenti di vita quotidiana.
La
trama è pressochè inesistente, perchè travolta dal flusso di coscienza della protagonista, che non possiamo che immaginare con le sue sembianze. Il libro, infatti, pur non essendo autobiografico, rivela più lati di Selvaggia di quanti lei abbia voluto mostrarci ed è difficile non rivedere nel figlio Orlando il suo Leon o nell'ex marito Laerte Pappalardo o ancora in Giusy Speranza l'onnipresente Barbara D'urso.
Leggendo di
Viola Agen rivediamo Selvaggia dibattere nei talk-show, scopriamo che dietro all'apparente forza caratteriale si cela una donna, amica e mamma sensibile. Ed è proprio il
rapporto con il figlio che mi ha intenerito, un bambino con cui spesso e volentieri si scambia il ruolo dell'adulto di casa e che sta già maturando la sagacità che contraddistingue la madre.
Se proprio dovessi trovare un difetto ad ogni costo direi che la
descrizione di Vasco Martini, uno dei principali personaggi maschili, non rende giustizia all'idea che Selvaggia stessa aveva di lui mentre scriveva, infatti solo nei ringraziamenti finali svela che per questo ruolo si era ispirata a
Cesar Cabo, il sexy sindacalista spagnolo, che, però, non ha nulla a che vedere con la descrizione dello smilzo e allampanato promettente sindaco di
Milano. Un racconto brillante
scritto in maniera scorrevole e mai banale. Si legge volentieri e cattura l'attenzione dalla prima all'ultima pagina, creando anche una certa dipendenza dall'Agen-pensiero.
In sostanza vengono narrati pochi fatti per dar spazio a
tutte le emozioni: amicizia, amore, odio, irritazione, esasperazione, tutte quante rivisitate in chiave ironica.
Volente o nolente leggere Che ci importa del mondo ti stampa un sorriso in volto, descrive situazioni in cui bene o male tutti noi ci siamo trovati almeno una volta,
non è il classico romanzo rosa che ha più del fantasy che del romantico, niente uomini irragiungibili sedotte da donne prive di autostima, qua le donne sono piene di difetti, cellulite sulle cosce e chiletti di troppo, ma sono autentiche e autodeterminate.
Non è difficile calarsi nei panni di Viola, perchè lei raccontando di sè
racconta anche la nostra storia, fatta di delusioni amorose, amicizie fraterne, appuntamenti disastrosi e lavori stressanti.
Un libro
scritto da una donna per le donne, che strizzerà anche un po' l'occhio ai soliti clichè sugli uomini e il mondo femminile, ma lo fa in maniera frizzante e allegra.
Una lettura d'evasione che con la sua leggerezza riesce persino a farti riflettere, insomma un must-have per le amanti dei romanzi
chick-lit di qualità.
Voi lo avete letto? Cosa ne pensate? Vi è piaciuto il brano sulla parità tra uomo e donna? Fatemelo sapere lasciandomi un commento!