"Il regista ha contattato prima Ford di Cannibal? Spaventoso..."
La cosa in cima alle scale (cortometraggio, Italia 2011) Regia: Michele Torbidoni Cast: Gianluca D’Ercole, Luigi Moretti, Gaia Benassi, Alberto Valletta, Tiberio Fiori, Andrea Toccaceli Genere: teso Se ti piace guarda anche: Poltergeist, The Innkeepers, AmarcordC’è una cosa in cima alle scale. Una cosa spaventosa. Una cosa che ti paralizza e non ti permette di salire. Una cosa che ti blocca e ti fa rimanere per sempre giù. Fino a che non troverai il coraggio di mettere i piedi sui gradini, salirli uno dopo l’altro e scoprire di cosa si tratta. E di cosa si tratta?
"Eh, sì. Davvero pazzesco!"
La cosa in cima alle scale è un cortometraggio presentato in vari festival internazionali (NYC Winter Film Festival, Green Bay Film Festival, Foggia Film Festival, Skepto Independent Film Festival, Cagliari, Hill County Film Festival, Madrid International Film Festival ed è il fresco vincitore del "Best Narrative Short Award" al Logan Film Festival nello Utah) ed è stato già recensito da altri colleghi blogger come Robydick, Cinemagnolie e Mr. James Ford (e al proposito, mi considero fortemente offeso perché è stato contattato prima Ford di me ahahah). Come genere potremmo collocarlo a metà strada tra horror e fantascienza, ma sarebbe limitativo. La cosa in cima alle scale è una “cosa” sì fantahorror, ma è anche una storia dai forti risvolti esistenziali. Oltre che un cortometraggio costruito con grande sapienza sulla tensione, i cui meccanismi sono orchestrati con grande cura, come nei film del nuovo fenomeno horror Ti West, in cui nella prima parte ci si concentra sulle psicologie dei personaggi e sembra non succedere nulla. Fino a che non succede… qualcosa. Più che paura, questa misteriosa cosa in cima alle scale crea infatti tensione. Il finale è costruito in maniera davvero magistrale, con un crescendo epico davvero notevole e visivamente molto ben realizzato, seppure con mezzi presumibilmente low-budget. Il regista Michele Torbidoni in questo dimostra una dote rara, soprattutto per il cinema italiano, soprattutto per il recente quasi inesistente cinema horror italiano: saper creare l’attesa."Torbidoni, sei bravo come regista, però la prossima volta Cannibal Kid
dev'essere il primo ad essere chiamato, okay?"
A questo punto sarebbe davvero interessante vedere il Torbidoni dentro il turbine di una macchina produttiva di un lungometraggio. Se sulla distanza breve può essere (relativamente) più facile tenere alta la tensione, chissà se alle prese con un viaggio più lungo i risultati potrebbero essere altrettanto validi. Io una scommessa su questo promettente autore la farei, se fossi un producer cinematograficon. Ma purtroppo per il mio conto in banca, e purtroppo pure per Michele Torbidoni, non lo sono. (voto 7+/10)
In attesa di una distribuzione italiana ufficiale, ecco a voi una clip dal cortometraggio, mentre QUI potete trovare i posti in cui è già stato proiettato e quelli in cui poterlo vedere prossimamente.