Che cosa ci insegna la bufala sulla “lezione” di Francesco Schettino alla Sapienza.La propaganda e la “folla”

Creato il 07 agosto 2014 da Catreporter79

Il recente successo della bufala sulla presunta “lectio magistralis” tenuta dall’ex capitano Francesco Schettino, ha dimostrato tutta la potenza della “disinformatia” e la sua capacità di presa sulle masse.

Mediante la sua analisi approfondita, sarà possibile osservare e studiare alcuni dei meccanismi di funzionamento della manipolazione del fatto, da un lato, e della propaganda (in questa caso, “commerciale”), dall’altro, ma anche alcune peculiarità della “folla” e della sua psicologia.

Nel caso di specie, una notizia vera, in sé o in parte, è stata incapsulata in titoli ad effetto ed iperbolici e resa così parzialmente falsa; “Schettino tiene una lezione alla Sapienza”. Questo il prodotto finale della manomissione, rimbalzato da una landa all’altra del pianeta mediatico.

Ma analizziamo il fatto, nel dettaglio.

1) Francesco Schettino non ha parlato alla Sapienza, ma in un locale che nulla ha a che fare con l’ateneo (il circolo “Casa dell’Aviatore”).

2) Francesco schettino non ha tenuto nessuna “lectio magistralis” ma è stato invitato, da un singolo docente e per par condicio, a tenere una brevissima relazione nell’ambito di un seminario dal titolo “Dalla scena del crimine al Porfiling” in cui veniva dibattuto il caso Costa Concordia.

3) Francesco Schettino non ha tenuto nessuna lezione sulla gestione del panico,

Avremo quindi:

1) “Infotainment”. Informazione spettacolo.

2) Propaganda “grigia” (parzialmente falsa).

Entrambe le opzioni saranno funzionali alla:

Propaganda “commerciale”, intesa come strumento per ottenere un profitto economico (click ed ascolti in più).

Il generale, diffuso e qualunquistico sentimento di intolleranza verso le istituzioni (un ateneo statale è, comunque, un apparato istituzionale), il ricorso a strategie ad elevato impatto emotivo ed immaginifico (il richiamo ad una figura impopolare e respingente) e la scarsa dimestichezza del lettore-ascoltatore medio con l’ utilizzo dei dispositivi di analisi e filtraggio delle notizie (“Fact checking”, verifica dei fatti e “Gatekeeping”, selezione delle informazioni) hanno fatto il resto, preparando il terreno ad un successo, certo e rapido della “bufala”.



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