Che differenza c'è il leader politico e un pazzo?

Creato il 22 aprile 2013 da Persogiadisuo
VIVA LA LIBERTÀ
di Roberto Andò, Italia, 2013, con Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Valeria Bruni Tedeschi, Michela Cescon, Anna Bonaiuto

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"Politica e cinema non sono poi così diversi: in entrambi genio e bluff convivono".


TRAMA
Un leader (Servillo) di un'opposizione stantia un giorno di decide di sparire, senza dire niente né al portavoce/assistente (Mastandrea) né alla moglie (Cescon), e si rifugia a Parigi da un'ex fiamma ora felicemente sposata (Bruni-Tedeschi) Nel frattempo, a Roma, il suo fedele portavoce scopre che il leader ha un fratello gemello... RECENSIONE A una dozzina di anni dal suo debutto, e dopo una serie di film che non hanno soddisfatto particolarmente né critica né pubblica Roberto Andò gira un film riuscito, attuale, arguto, sarcastico, divertente ed elegante, in cui gli intellettualismi dei film passati si trasformano in interessanti riflessioni. Andò parla di politica attraverso il cinema e nel farlo non esita a fare paragoni azzeccati, come nella battuta di inizio post, ma coinvolge pure Fellini e inserisce un'intervista in cui il sommo maestro parlava della disgregazione culturale di un paese governato da pubblicità e tornaconti economici. La sceneggiatura è scritta bene, senza sbavature e con buon ritmo, per merito dello stesso Andò e Angelo Pasquino, insegnante di sceneggiatura e autore già di molte pellicole di Michele Placido, fra gli altri. Riflettendo sulla condizione del partito politico italiano d'opposizione (si parla palesemente del Pd) Andò traccia una riflessione di grandissima attualità quando, complice uno scambio di persone, mette a capo del partito il gemello pazzo. Eppure, questo folle, privo di esperienza politica, riuscirà a dire finalmente "cose di sinistra" come direbbe Moretti, a risanare i rapporti con la Germania grazie a un balletto con una divertita Merkel, ma soprattutto ad arrivare al popolo, riuscendo nell'impresa di riempire Piazza di San Giovanni in Laterano.
Impossibile non pensare all'incantatore di masse Grillo o alle recenti scelte folli del Partito Democratico, ma al di là di queste doti profetiche, il film è un gioiellino di scrittura e grandi intepretazioni grazie a un cast che unisce i migliori volti del cinema italiano: Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Anna Bonaiuto e dal lato francese, un'eccellente Valeria Bruni Tedeschi. Nella parte francese sembra di assistere a un film francese, il che è un grande complimento.
VOTO: 8-

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