Sicuro di aver scelto di essere davvero editore di te stesso?
“Oh be’, e che vuoi dire adesso?”
Voglio dire che da come ci si muove, si capisce se la faccenda della scrittura conta, e in che misura.
Buona parte degli autori, immaginano che sia possibile vendere senza blog, oppure con una paginetta su Facebook. Al massimo, aprono un account su Twitter, a caccia di contatti con chiunque, e un paio di minuti dopo che hai accettato di seguirli, parte il link alla pagina Amazon del loro ebook.
Costoro non hanno capito che sul Web non ci sono carte di credito pronte a comprare qualunque cosa le indirizzi a un negozio.
Bensì persone.
Le persone funzionano in una maniera molto semplice e tuttavia raffinatissima: amano conversare. E se quello che sai fare è solo mettere un link al tuo libro, e nient’altro… Auguri.
Altri hanno una motivazione forte, ma non è quella che pensi tu.
Scrivono e pubblicano perché desiderano condividere ricordi, esperienze, a volte anche dolorose. Sono tantissimi. Hanno una pagina Facebook, niente Twitter di solito, ma a volte un blog ce l’hanno. E nonostante l’assenza di una qualunque strategia, ottengono dei buoni risultati.
Sì, anche di vendite. Ma non hanno alcuna frenesia, nessun demone del marketing li possiede.
Infine, alcuni, ma sono una minoranza, sanno che il libro è un prodotto che essi possono controllare completamente. Prezzo, copertina, ISBN, strategia di marketing, sconti…