Che fatica la costanza...

Da Rubedofilms @rubedofilms



Non è per niente facile trovare il tempo per scrivere qualcosa su un blog.
Pensavo fosse così, ma non lo è.
Nemmeno se è un blog incentrato sulla cosa più importante che possa succedere ad un essere umano: diventare genitore.
Non so se prendere la mia latitanza come una cosa positiva, perché vuol dire che il tempo lo dedico alla mia vita "reale" o se invece dovrei trovare il tempo di condividere le mie esperienze, chissà, magari a qualcuno la mia/nostra esperienza può tornare utile in qualche modo.
Chi lo sa?
Sono successe tante cose dall'ultima volta che ho scritto, Aurora ormai cammina, anzi, corre in giro come una trottola. Butta in giro qualsiasi cosa, apre i mobiletti, ha un radar per ogni cosa che non può toccare, in particolare punta sempre il portatile di Silvia che, per motivi logistici, purtroppo è alla sua portata.
Visto che è ormai comprovato che istruire i figli a suon di NO funziona solo al contrario (quando ci scappa Aurora si diverte un sacco a guardarci mentre si dice no e continuare imperterrita a compiere quell'azione), abbiamo deciso di tentare la strada perseguita a suo tempo da mia mamma: distrarre!
Per evitare psicodrammi, pianti isterici e nervosismi, semplicemente spostiamo la sua attenzione su cose che può effettivamente toccare, cercando ogni volta un modo creativo per proporglielo, renderlo un po' più allettante rispetto all'oggetto proibito.
Devo dire che funziona, Aurora si lascia condurre quasi sempre verso altri lidi, curiosa com'è...
E' una bimba meravigliosa, ha sempre il naso per aria...ogni volta che siamo all'aria aperta lei guarda il cielo, si meraviglia degli aerei, della luna, degli uccellini.
Per il suo compleanno Silvia le ha costruito degli arcobaleni che abbiamo appeso al soffitto della sala. Ne va matta! Ogni volta che rientra in casa è come se li vedesse per la prima volta.
Allora la prendo in braccio e glieli faccio toccare, uno per uno...a furia di fare questo gioco, da 8 che erano appesi, ne sono rimasti 3...di cui uno è troppo alto per poter essere toccato!
Quando non guarda verso l'alto, si guarda allo specchio...nel forno...passa il tempo davanti al forno a guardarsi allo specchio, mentre fa azioni o semplicemente stando ferma, si guarda mentre dice paroline che capisce solo lei, mentre fa i suoi urletti ultrasonici o mentre raccoglie oggetti rischiando di cadere...non so dire se sia solo incuriosita o proprio vanitosa.
Per ora voglio credere sia la prima.