Che fine ha fatto Osama Bin Laden?

Da Silvia7v

Titolo originale: Where in the World is Osama Bin Laden?

Regia: Morgan Spurlock

Cast: Morgan Spurlock

Distribuzione: Fandango, USA-Francia, 2008

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Morgan Spurlock, regista e protagonista dell’acclamato documentario, (o meglio mockumentary/mocumentary) Super Size me, nel quale mostrava i danni provocati dal cibo dei fast food, ritorna e punta decisamente più in alto: questa volta con il suo spirito dissacratorio e ironico si pone una vera mission impossible, una missione nella quale la CIA, l’FBI e le migliori agenzie del mondo hanno fallito, ossia trovare Osama Bin Laden. Infatti il nostro Morgan sta per diventare padre e questo evento lo porta a desiderare un mondo più sicuro per il proprio bambino: così oltre a mettere in sicurezza la propria abitazione quale migliore soluzione che quella di catturare l’inafferrabile principe del terrore?

L’unico problema è che il nostro amico non ha alcuna preparazione di tipo militare, culturale e fisico per affrontare tale missione, quindi prima della partenza partecipa ad un corso accelerato di lingua e cultura araba, di difesa personale,  uso di armi etc. Fatto questo inizia il suo lungo viaggio che attraversa tutti i luoghi associati o colpiti da Bin Laden: Egitto, Marocco, Arabia Saudita, Pakistan, Israele, territori palestinesi, Afganistan e Giordania, e inizia a chiedere in giro dove sia Osama Bin Laden. Il documentario è caratterizzato da animazioni divertentissime che vedono Spurlock affrontare Bin Laden in combattimento in una sorta di videogame in stile Tekken ambientato nelle varie location visitate dal protagonista. L’ironia e la semplicità con cui l’americano avvicina le persone nei luoghi più disparati, dal centro commerciale alle scuole distrutte dai bombardamenti, ai centri in cui la povertà regna sovrana, e chiede loro dove si nasconda il leader di Al Qaeda fa sorridere, ma ci mostra anche un aspetto molto interessante su cui anche Spurlock si trova a riflettere: molte delle idee e dei preconcetti che gli americani hanno sugli abitanti del Medio Oriente sono falsi così come molte loro idee relative a come essi siano visti da loro: in realtà in questi Paesi la gente è stufa di sangue e vittime e vuole la pace tanto quanto gli americani. La nascita del figlio si avvicina e alla fine Spurlock deve decidere se avventurarsi nei territori pakistani al confine con l’Afganistan, vietati agli stranieri, nei quali si dice che Bin Laden sia nascosto, o tornare a casa in tempo per assistere alla nascita.

In definitiva una pellicola provocatoria mirata a smontare con ironia tutta una serie di stereotipi e pregiudizi sia da una parte e dall’altra, una pellicola nella quale alla fine Osama Bin Laden è solo un nome, un fantasma, un pretesto per conoscere storie e parlare con persone normali, famiglie normali, che vivono in spesso in estrema povertà e che odiano la guerra, gli attentati, il terrorismo e vorrebbero solo crescere i loro figli in un ambiente più sereno e sicuro tanto quanto lui.

Conclusione: Da vedere.

Voto: 7.5



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