Non poteva non accompagnare l'uscita in sala del nuovo film dedicato ai Puffi l'ennesimo tie-in: WayForward Technologies ha fatto centro?
Scrivere questa recensione è stato veramente doloroso. Le ragioni sono principalmente due: primo, ci sono i Puffi. Ora, non fraintendeteci, noi adoriamo i Puffi. Tutti i bambini di tutte le età adorano i Puffi. Come si fa a non amare le creaturine blu di Peyo? Come si fa a dimenticare la canzoncina di Cristina d'Avena?
Tutti pazzi per Puffetta
Il gioco segue vagamente la storia del film omonimo, che vede i Puffi alle prese con una nuova crisi: Puffetta, convinta che al villaggio nessuno la voglia più per chissà quale motivo idiota, scappa via e finisce in una trappola di Gargamella. Il vecchio stregone interpretato dal povero Hank Azaria ha creato due Puffi grigiastri e "cattivi", i Monelli, e ha intenzione di scoprire la formula dell'essenza di Puffo per fabbricarsi la propria riserva personale di magia. I veri Puffi, che come devi poveri scemi a Puffetta stavano preparando una festa di compleanno a sorpresa, sono quindi costretti a intervenire per salvarla, affrontando una serie di livelli pieni di flora e fauna corrotta dai poteri di Gargamella.
Bambini, non cretini!
Che poi, ne I Puffi 2 non si muore neppure: provate a immaginare il trauma che avrebbero vissuto quei poveri bambini se, dopo aver visto in televisione una nuova puntata di Dragon Ball, avessero visto morire un piccolo Puffo blu, trucidato da un rospo o un orso polare. L'unica sfida è rappresentata dai boss di fine mondo, che richiedono un minimo di attività cerebrale in più del solito visto che devono essere combattuti in modo particolare. L'idea che ci si fa dopo qualche minuto è che nulla di quello che si fa ne I Puffi 2 ha davvero senso. A che serve collezionare le monetine sparse nei livelli? Dopo aver sconfitto un certo numero di nemici si attiva il potenziamento Puffo Blu che raddoppia il numero di monetine raccolte ma... a quale pro? Anche perché se un nemico ci colpisce le perdiamo tutte, come in Sonic... E poi, a che serve ripopolare il villaggio dei Puffi e visitarlo, se non c'è modo di interagire con nessun abitante? Pensato per un divertissement per bambini veramente, ma veramente piccoli, I Puffi 2 non ha nemmeno la decenza di essere esteticamente piacevole. Lo sviluppatore ha optato per una discutibile via di mezzo tra prerendering e poligoni, con risultati tutt'altro che eccezionali.
Si potrebbe dire che I Puffi 2 è un gioco per i più piccini (molti dei quali oggi sono molto più svegli di quanto non fossimo noi alla loro età) ma come si fa a giustificare cose come il level design da encefalogramma piatto, l'imprecisione delle collisioni e il disastroso comparto tecnico, colorato e nulla di più? Il fatto che il target siano i bambini e che il gioco costi poco non significa che se ne possa approfittare. Da uno sviluppatore brillante come WayForward Technologies ci aspettavamo molto di più, anche se il gioco è soltanto il tie-in tremendo del solito sequel bruttissimo di un altro mito rovinato.
Christian La Via ColliPro
- Ai più piccoli potrebbe piacere...
- ...magari perché si può giocare anche in quattro...
- ...soprattutto se sono autolesionisti
Contro
- Tecnicamente è un pasticcio incredibile
- Gameplay e difficoltà a prova di ameba
- Bug e insensatezze a profusione