Che ne sara’ di noi?

Creato il 06 marzo 2012 da Sphera86

Eccomi ritornata!

Dopo giorni e giorni in cui avevo bisogno di staccare un po’ la spina, eccomi qua. Il mio non è stato uno staccare la spina fisicamente, ma mentalmente. Spero di essere tornata più in forma che mai.

Mi do ancora una settimana per trovare un offerta lavorativa qui a Milano, dopodiché mi affiderò a tutto il resto dello stivale italiano.

Sono a Milano da quasi cinque mesi e posizioni fisse non se ne vedono neanche con il binocolo. “Siamo al completo” oppure “Al momento per atti burocratici non possiamo fare nessuna forma di contratto“e così via alle collaborazioni extra, con cui una cosa è certa .. NON VIVI!

Questa è la realtà del 2012 per un/a giovane di 26 anni .. Che tristezza ..

Dove andremo a finire? Ieri ho pure letto per caso che Andrea Berton se ne va dal Trussardi alla Scala, a sostituirlo i fratelli Cerea. Ma che è successo, il mondo sta cambiando? Alla notizia sono rimasta sorpresa. Non me lo sarei mai aspettato .. E soprattutto quali sarebbero le cause? Il tutto sembra un mistero .. Come misteriosa è la possibile e futura chiusura di un famosissimo ristorante qui a Milano (meglio non dire il nome) per non so quante migliaia di euro di debiti.

Che ne sarà di “loro”? E che ne sarà di noi?

In questi giorni ho finalmente terminato il libro che ho scritto. E’ un libro che racconta  la mia esperienza lavorativa, come sono diventata pasticcera .. insomma tutto quello che è stato il mio percorso. Breve in confronto ai più grandi pasticceri, ma intenso per le situazioni vissute. Dopo un anno di bozze, scarti ecc .. finalmente ce l’ho fatta.

Ora come ora la mia più grande soddisfazione è la scrittura e ciò che ne è nato. Fortunatamente non rinnego niente da (quasi) quattro anni a questa parte, anche se determinate condizioni ancora non le capisco. Una cosa è certa, se mai avrò la fortuna (benedizione o vincita al Superenalotto) di aprire un’attività mia, non sarò e non farò mai vivere al prossimo ciò che molti “montati” fanno .. tutt’ora.