“Che tu sia per me il coltello” è una strana ed emozionante storia d’amore tra un uomo e una donna che non si sono mai realmente incontrati. E’ un capogiro, un viaggio mozzafiato negli angoli più oscuri dell’animo umano, un romanzo che solleva gravi interrogativi.
Il goffo Yair, venditore di libri rari, vede una bella donna, Miriam, che non conosce e si sente in dovere di scriverle suggerendole una relazione basata solo sulla corrispondenza. Lei accetta l’offerta e da questo momento in poi tra i due inizia una relazione intensa.
Yair si dedica a questo rapporto non realistico e Miriam fa lo stesso.
Inizia così tra i due una storia di parole, una corrispondenza che diventa un doloroso scambio di segreti.
“Mi stringerai ancora più forte e mi bacerai con tutta l’anima, così facendo, riversassi in me tutto quello che è racchiuso e celato in te, che si aprirà e si svelerà nel mio corpo, piano piano, finché tutto si scioglierà.”
Grossman scende a spirale nella psiche di un uomo e di una donna in modo appassionato e lo fa con una scrittura densa, impegnativa, ricca di momenti di grande poesia e inventiva che però può anche diventare difficile e oscura (tanto che alcuni passaggi chiedono di essere riletti).
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