Pensate che il povero cucciolo è nato senza le orecchie. E per un quattro zampe famoso proprio questa sua caratteristica anatomica questo è già di per sé un brutto inizio.
Poi ci si mette il giardino zoologico locale che ne fa la sua mascotte, e il piccolo coniglio ne diventa l’attrazione principale. Al suo destino tragico di essere nato con una menomazione, si è aggiunto quello di esser diventato un fenomeno da baraccone proprio per la sua imperfezione fisica: oltre al danno, anche la beffa!
Già così sarebbe sufficientemente triste, ma la vita si è proprio accanita contro questo povero animaletto peloso: un attore tedesco, tale Til Schweiger, famoso in Germania per un film dal profetico titolo “Il coniglio dalle orecchie piccole”, ha deciso di adottare il coniglio sfortunato.
Sembra che la vita si metta bene per il nostro piccolo amico, quando la TV tedesca, evidentemente guidata dal Minzolini d’oltralpe, si mobilita per fare un interessantissimo reportage sull’evento. La troupe intera sbarca allo zoo, e comincia a lavorare.
Il piccolo coniglio senza orecchie, esce inavvertitamente dalla sua gabbia e… stenterete a crederlo, viene calpestato da un cameramen e… muore sul colpo!
Il cameramen si giustifica dicendo: “non l’avevo visto”.
Stupenda la reazione del direttore dello zoo, sconvolto dall’accaduto, che, preoccupato del calo d’interesse per il suo parco zoologico, pensa addirittura di farlo imbalsamare! Da non credere.
Ricordo una barzelletta che sentivo raccontare dalle mie sorelle quando ero bambina, ma che all’epoca non capivo:
In una cucciolata di coniglietti bianchi, candidi candidi, ne nasce uno con la punta di un orecchio nera. Il coniglietto disperato tentava di disfarsene in tutti i modi finché non ebbe un’idea: sistemò l’orecchio sui binari del treno con l’intento di farsi mozzare la punta dal primo treno di passaggio… Peccato che sbagliò le misure e il treno passando lo decapitò e lo uccise.
La morale di questa storiella? E’ inutile perdere la testa per un triangolino di peli neri!
Se non ci fosse da ridere ci sarebbe da piangere!
(O è il contrario?)