Il manifesto è inquietante nella sua semplicità.
Cosa vuoi fare una volta finita la terza media?
Che si traduce in “Cosa vuoi fare da grande?”
Le opzioni (sin dall’alba dei tempi) sono sempre due: o studi, o lavori.
Il cartellone in questione però è terrificante, in quanto lo specchio deformante dei nostri tempi.
Perché se studi – intraprendendo la strada Blu -, rischi di fare qualcosa di fondamentalmente inutile. Lo studio ormai viene visto come un qualcosa che non porta a niente (a meno che non si abbiano le spalle coperte, non si sia “figlio di”, o non ci siano papino e mammina che ti lasciano il loro lavoro in eredità). L’identikit del 30enne di oggi è uno sfigato, un bamboccione laureato che ha uno straccio di lavoro (precario) - che assolutamente NON PUO' aspirare a fare ciò per cui ha studiato -, quindi non guadagna, quindi non può permettersi nulla, quindi vive a casa con mammà.
Il messaggio della strada verde è shockante, perchè presuppone un totale annullamento dello studio.
Se non studi infatti, puoi prendere una qualifica. Che ti consente di immetterti nel mondo del lavoro. Avere indipendenza, avere soldi, emanciparti da mammà e mantenere la tua donna (aka scopi come un riccio da mane a sera).
Se studi, sei un coglione. E non scopi.
Se non studi, fai il figo e ti fai la figa.
Poco importa poi se quando apri bocca non riesci a infilare quattro parole sensate in fila.
L’imortnte è che c’hai l’aifòn 7, il suvvo, il gins firmato e sei piegno di figghetta.
Checazo studi a fare, stronzo!?