• Emozioni iniziali (prima di prendere il fiore): Incapacità di imparare dai proprio errori, la superficialità.
• Emozioni evolutive (dopo aver assunto il fiore): Edward Bach afferma che: “Questo fiore aiuta a trarre il pieno vantaggio dalle esperienze di ogni giorno ed a vedere sé stessi ed i propri errori con gli occhi degli altri”. Dunque, si cresce con l’esperienza, si ha l’apprendimento.
Chi necessita del Chestnut Bud rivela che nella sua vitia c’è una mancata lezione appresa, è dato anche ai bimbi con problemi di apprendimento ed in casi gravi di autismo. L’ippocastano è indicato per coloro ai quali occorre più tempo che agli altri per fare propri gli insegnamenti quotidiani della vita; infatti, il tipo Chestnut Bud ha necessità di vivere molte esperienze prima di imparare i frutti dell’esperienza. Queste sono persone che non vogliono chiedersi il perché, la motivazione di ciò che sta accadendo, anzi la evitano, non vogliono guardare l’origine della causa.
Manca qui un fondamento preciso sul quale poi prendere le decisioni future, non imparando dalla vita. Avviene di frequente che sia possibile riscontrare che le stesse malattie continuino a manifestarsi ed a ripetersi, come un “disco rotto”. Inoltre, la sindrome di Peter Pan, mal di testa, sordità fino ad arrivare a casi gravi come l’ictus, sono alcuni dei disturbi somatici che si notano in un comportamento alla Chestnut Bud. Per coloro che vogliono osservare gli errori con obiettività, per coloro che hanno desiderio di essere in grado di vedere gli altri e di imparare da loro e che sono sbadati, imprudenti, maldestri.