Chi ben comincia è una rubrica a cadenza settimanale -anche se io sono un po' lunatica e a volte salto sorvolo la questione ordine- ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri, e consiste nel condividere con voi lettori le prime righe dell'incipit di un romanzo che ho letto/sto leggendo/leggerò per indirizzarvi positivamente o meno verso la lettura in questione.
Okay, non sono agitata. Neanche un po'. E sono stata assente perché si, sono uscita e mi sono goduta un poco di estate, ma non è solo questo. Ieri ho iniziato un certo libro e vorrei tanto dire non ci sono per nessuno, ma diamine, chi ci pensa al blog? Perciò sono uscita dalla mia bara e sono venuta qui per pubblicare questo e, veramente, godetevelo perché ci risentiremo quando avrò finito il libro. E quando poi passerò al sequel. Sto mmmmmorendo. Sappiatelo. Siete testimoni della mia disfatta. Okay.
Capitolo 1
KatyStavo andando di nuovo a fuoco. Peggio di quando mi ero ammalata a causa della mutazione o quando l'onice mi era stato spruzzato in faccia. Le cellule mutate nel mio corpo rimbalzavano in giro come se stessero cercando di aprirsi la strada attraverso la mia pelle a forza di unghiate. Forse lo stavano facendo. Mi sentivo come se mi stessero aprendo in due. C'era dell'umidità raccolta sulle mie guance.
Erano lacrime, mi resi conto lentamente.
Lacrime di dolore e rabbia, una rabbia così potente che sapeva di sangue nella parte posteriore della gola. O forse era davvero sangue. Forse stavo annegando nel mio sangue.
I miei ricordi dopo che le porte si erano chiuse erano nebulosi. Le parole di Daemon prima che ci separassimo ossessionavano ogni momento in cui ero cosciente. Ti amo, Kat. Ti ho sempre amata. Lo farò sempre. C'era stato un sibilo mentre le porte si chiudevano, e sono stata lasciata sola con l'Arum.
Penso che abbiano cercato di mangiarmi.
Tutto era diventato nero, e mi sono svegliata in questo mondo dove fa male respirare. Ricordare la sua voce, le sue parole, placava parte del tormento. Ma poi ricordavo il sorriso di Blake, prima che questo sparisse, mentre teneva la collana -la collana di opale; quella che Daemon mi aveva dato poco prima che le sirene scattassero e le porte iniziassero a scendere- e la mia rabbia avvampava nuovamente. Ero stata catturato, e non sapevo se Daemon era riuscito a scappare con gli altri.
Non sapevo nulla.
31 ore, 42 minuti e 20 secondi erano passati da quando le porte si erano chiuse, separando Kat da me. 31 ore, 42 minuti e 10 secondi dall'ultima volta che l'ho vista. Per 31 ore e 41 minuti Kat è rimasta nelle mani del Daedalus.
Ogni secondo, ogni minuto e ora che passavano mi stavano rendendo fottutamente folle.
Sono stato rinchiuso in una baracca di una sola stanza, che era una cella addobbata di tutto ciò che potrebbe davvero far incazzare un Luxen, ma non mi avevano fermato. Avevo fatto saltare quella porta e il Luxen di guardia in un altra maledetta galassia. Rabbia amara era risalita attraverso di me, rivestendomi internamente di acido mentre ho preso velocità, volando oltre la fila di cabine, evitando il gruppo di case, e puntando dritto verso gli alberi che circondano la comunità di Luxen nascosta sotto le ombre di Seneca Rocks. Nemmeno a metà strada, ho visto una macchia di striature bianche venire dritte contro me.
Stavano cercando di fermarmi? Già, beh, non succederà.
Sapete che vi voglio bene, ve lo ripeto sempre, perciò vi ho postato un pezzetto del primo capitolo di Origin dal punto di vista di Katy, e un pezzetto da quello di Daemon. Pov doppio. CAPITE QUANTO IO STIA ANDANDO FUORI DI TESTA? Sono nella mente di Daemon!! *occhi a cuoricino* A parte questo, mi sto godendo un libro della Armentrout, come al solito, riesce a coinvolgermi incredibilmente tanto e con tanta intensità, ma sa anche strapparmi risate e riflessioni. Amo questa donna! Leggendo qui sopra vi rendete conto voi stessi quanto sia critica la situazione che abbiamo lasciato in Opal. E siccome in questo momento il mio cervello non riesce a pensare ad altro che torna a leggere, vi saluto con questo piccolo post e mi farò risentire presto -se non vado in coma alla fine. Chi non vede l'ora di arrivare a questo libro?